Parigi: alla mostra del bordello perduto

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA

chabanaisLibertinaggio, lussuria, champagne e piacere: le stanze del sesso dei bordelli in riva alla Senna ritornano a fare sognare Parigi, con una mostra nella galleria “Au bonheur du jour”, in rue de Chabanais,  fino al 10 gennaio.

Attraverso fotografie, quadri e installazioni ritorna nella capitale francese il fascino delle case chiuse che hanno allietato le notti di clienti ricchi e potenti.

L’alcova del sesso a pagamento per eccellenza era proprio “Le Chabanais”, con trentacinque donne pronte a offrirsi al miglior acquirente, con tanto di abiti succinti ed eleganti, trucco sofisticato e aria ammiccante in saloni sfarzosi e stanze di lusso, con tanto di vasca in avorio.

Madame Kelly, la fortunata titolare del bordello, garantiva ai clienti affezionati le migliori ragazze in grado di risvegliare istinti sopiti: fra i frequentatori noti anche Anatole France e il giallista Georges Simenon che ad ogni visita ricevevano un libretto dei segreti del piacere e sei acqueforti dei locali.

Il bordello era diventato anche una tappa fissa per i vertici dell’Eliseo, in quelle stanze si erano distesi i nervi dei potenti durante le fasi più dure della Repubblica francese. Un colpo d’arresto alle notti di terreno godimento venne dato dalla legge di Marthe Richard nel 1946, che impose la chiusura alle case di prostituzione. Svanirono in poco tempo i sogni e i vizi di quella clientela di classe che a distanza di settant’anni può solo rievocare la sua tradizione libertina.