Pompei: le immagini del crollo della casa del Gladiatore fanno indignare il mondo

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA

Il crollo avvenuto all’interno degli Scavi di Pompei ha fatto il giro del mondo, e uno dei veicoli principali per diffondere la notizia è stato Facebook come spiegano i promotori del gruppo ”Stop Killing Pompeii Ruins”: oltre 500 contatti nelle ultime 24 ore e commenti da tutto il mondo.

Il gruppo è diventato un ”raccoglitore” di lamentele e rabbia dall’Italia e dagli amanti dell’archeologia di tutto il mondo. Così si possono leggere nelle ultime ore tantissimi commenti, anche in inglese. ”This is horrific!” (è orribile) scrive la Biblical Archaeology in commento ad una delle foto pubblicate dal gruppo di protesta nato a fine maggio su idea del settimanale Il Gazzettino Vesuviano, diretto da Gennaro Cirillo, per richiamare l’attenzione sui lavori ”troppo invasivi” fatti all’interno del Teatro Grande degli Scavi.

Umlando SouthAfrica scrive semplicemente ”che disastro, che tristezza”, mentre Claire ”we are suppose to be preserving this, not destroying it!” (dovremmo pensare a preservarlo, non distruggerlo). Ma decine sono i messaggi di sdegno. ”Il gruppo di Facebook ”Stop killing Pompeii Ruins” – spiega il direttore Cirillo – e’ una delle nostre scelte per informare e per richiamare l’attenzione che merita lo scempio che sta avvenendo all’interno del sito archeologico tra i piu’ famosi e visitati al mondo”.