Praga, scoperti in un convento i quadri collezionati da Hitler

Pubblicato il 29 Febbraio 2012 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

PRAGA – E’ riemerso dal buio della cantina di un convento di Praga, dopo quasi settant’anni, uno dei quadri piu’ amati da Adolf Hitler, ‘Ricordi di Stalingrado’ del pittore tedesco Franz Eichhorst. A scovarlo il ‘cercatore d’arte’ ceco Jiri Kuchar.

Il dipinto, di 1,80 per 2,50 metri, ritrae lo smarrimento dei militari tedeschi in una trincea scavata per l’assedio di Stalingrado. Al centro della scena un soldato ferito si tiene un braccio fasciato, mentre altri compagni sono abbandonati a terra. Su tutti sembra ‘vegliare’ un giovane militare che impugna minaccioso il suo fucile.

Il quadro, dimenticato insieme ad altri sei dipinti della collezione privata del Fuehrer in un convento della capitale ceca, era scomparso alla fine della guerra. E oggi i sette dipinti sono stati esposti per la stampa nel monastero di Doksany a 50 chilometri a nord da Praga.

Secondo Kuchar il valore dei quadri potrebbe ammontare, in sede d’asta, a 50 milioni di corone (2 milioni di euro).

”I quadri fanno parte della collezione di Hitler che contava circa 45 tele, 28 sculture e altri oggetti”, ha detto Kuchar aggiungendo che ” il tutto e’ stato dichiarato bottino di guerra dell’ ex Cecoslovacchia”.

Durante la seconda guerra la collezione privata di Hitler fu depositata nel monastero di Vyssi Brod nel Sud della Repubblica ceca insieme ad altre due collezioni, quella della famiglia Rothschildt e l’altra del banchiere ebreo Fritz Mannheimer. Le opere, tra le quali per esempio tele di Rembrandt e Vermeer, dovevano essere esposte nel museo che i nazisti volevano allestire a Linz in Austria. Dopo la sconfitta della Germania nazista nel 1945 le collezione furono portate dagli americani a Monaco, ma una parte di quadri appartenenti a Hitler e’ rimasta nell’ex Cecoslovacchia.

”I monaci di Vyssi Brod si rifiutavano di tenere i quadri del dittatore nazista, questi poi viaggiavano attraverso vari castelli e monasteri cechi”, ha detto Kuchar, convinto che le altre opere della collezione di Hitler siano disperse in vari luoghi nella Repubblica Ceca.

(Foto Ap/LaPresse)