L’auditorium di Niemeyer a Ravello “sotto naftalina”. Otto milioni Ue, Bruxelles vuole spiegazioni

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 21:28 OLTRE 6 MESI FA

L’auditorium di Ravello sarebbe finito nel mirino della commissione europea: Bruxelles vuol far luce sul perché l’opera dell’archistar Oscar Niemeyer, costata a Bruxelles 8 milioni di euro, ad un anno dalla sua inagurazione è del tutto ferma. A darne notizia è il quotidiano britannico Guardian.

L’uomo dietro al progetto dell’auditorium, il sociologo Domenico De Masi, ha definito la chiusura della sala “un crimine contro l’umanità e contro l’Unione Europea”. E un portavoce della commissione a Bruxelles avrebbe detto al quotidiano britannico: “Stiamo facendo dei controlli con la Regione Campania, responsabile dei lavori, per cercare di capire quando verrà riaperta la sala.

Il brasiliano Niemeyer, architetto delle curve e delle sinuosità che ha celebrato i suoi 103 anni questa settimana, disegnò l’edificio come un dono per il suo amico De Masi. La costruzione venne posticipata per sei anni, finché, nel 2006, arrivò l’autorizzazione. A due passi dal Mediterraneo, l’auditorium ricorda il mare anche nei suoi 400 posti, sistemati in modo da dare l’impressione delle onde.

“L’idea era di de-stagionalizzare il turismo a Ravello”, spiega al Guardian De Masi. “Gli hotel chiudono in ottobre e non riaprono fino ad aprile”. E se il festival di Ravello si tiene d’estate, la sala offre altre kermesse anche in inverno. Proprio questa possibilità di incrementare il turismo fuori stagione avrebbe permesso alle  autorità locali di richiedere i fondi dell’Unione europea.

La regione Campania non avrebbe risposto ad una richiesta del Guardian di avere informazioni sull’attuale situazione. All’inagurazione di gennaio, scrive ancora il quotidiano britannico, il governatore Antonio Bassolino si complimentò per l’opera. Ma ad oggi la sala è stata usata solo due volte, a maggio e a settembre.

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