Roma. Elefante del Bernini in piazza della Minerva danneggiato dai vandali: zanna staccata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Novembre 2016 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una zanna sfregiata dai vandali. La vittima è la statua dell’Elefante di piazza della Minerva, a Roma, realizzata da Gian Lorenzo Bernini. La mattina del 14 novembre un frammento della zanna è stato trovato a terra, ai piedi della stutua, e subito i tecnici della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma e le forze dell’ordine sono intervenute. Il danno è grave, ma il ritrovamento del pezzo permetterà ai tecnici di operare una ristrutturazione totale e recuperare la struttura, restituendole la sua forma.

A parlare del danneggiamento messo in opera da alcuni vandali, non ancora identificati, è anche il quotidiano Il Messaggero, che sottolinea come l’elefante di Bernini sia parte di uno dei tredici antichi obelischi di Roma e risalga al VI secolo avanti Cristo:

“L’artista si ispirò alla Hypteronomachia Poliphili (la battaglia d’amore in sogno di Polifilo), scritta dal domenicano Francesco Colonna e pubblicata a Venezia nel 1499 dal tipografo ed editore Aldo Manuzio. Sulla scultura e la sua genesi circolò anche un distico beffardo secondo cui

«il Bernini architettò una beffa, forse con il consenso di Alessandro VII: disegnò l’elefantino, eseguito nel 1667 da un suo allievo, Ercole Ferrata, in modo che voltasse le terga al convento degli ottusi frati, mentre la proboscide ne sottolineava la posizione irriverente e la coda, spostata sulla sinistra, ne accentuava l’intenzione offensiva. La beffa non passò inosservata se Quinto Settano – pseudonimo di monsignor Sergardi – scrisse il celebre epigramma: “Vertit terga Elephas, versaque proboscide clamat: Kiriaci fratres hic ego vos habeo”; ovvero: “L’elefante volge le terga e grida con la proboscide rivolta all’indietro: frati domenicani, qui mi state”».

(Foto Twitter)