Terremoto Emilia, sono 147 i campanili a rischio

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA, 28 GIU – Ad oggi sono 147 le segnalazioni di campanili tutelati bisognosi di un intervento di messa in sicurezza dopo il sisma che ha colpito l’Emilia e solo per uno non è stato possibile progettare un intervento di recupero.

E’ uno dei dati emersi nell’incontro operativo tenuto nella sede dell’Arcidiocesi di Bologna a Villa Pallavicini, e concordato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, i Soprintendenti ai Beni Architettonici e il Soprintendente ai beni Storico-Artistici, con l’Ufficio Beni Culturali della Conferenza Episcopale Emilia Romagna. Erano presenti anche un Dirigente della Regione Emilia-Romagna e i sindaci dei paesi colpiti dal terremoto.

All’incontro – di cui riferisce una nota della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna – erano inoltre presenti i Direttori degli Uffici Diocesani Beni Culturali delle Diocesi interessate dal sisma.

L’incontro e’ stato voluto – viene spiegato dalla nota – in quanto si erano rilevati problemi procedurali che richiedono un maggior approfondimento, in particolare sulle competenze per la messa in sicurezza degli edifici tutelati ai sensi del Codice dei Beni Culturali (scuole pubbliche, paritarie, canoniche, campanili, chiese etc) che minacciano la pubblica incolumita’.

E’ stata presa come linea guida quanto previsto nell’ordinanza n. 1 del 22 maggio – viene aggiunto – emessa dalla Protezione Civile all’indomani del sisma. L’ordinanza, infatti, specifica che il primo responsabile del bene tutelato (cio’ vale evidentemente anche nel caso dei comuni e delle diocesi) e’ il proprietario del bene stesso. La Direzione Regionale, tra l’altro, ha provveduto a creare una Commissione per la Sicurezza delle Strutture Snelle il cui compito e’ predisporre linee guida per gli interventi di messa in sicurezza di strutture, in particolare campanili, che presentano problemi di forte dissesto. Attraverso questa struttura operativa si e’ gia’ potuto consegnare ai comuni che ad essa sono ricorsi, circa una dozzina di progetti per gli interventi sui campanili che rappresentavano una minaccia immediata per la popolazione.

”Le parti convenute auspicano la possibilità di reperire fondi economici al fine di operare quanto prima – conclude la nota – quegli interventi che si presentano primari, per i quali si ha fiducia che il Legislatore possa trovare la copertura economica necessaria anche in considerazione del fatto che molte realta’ colpite, ecclesiastiche e comunali, spesso non possiedono le risorse economiche sufficienti in quanto trattasi di realtà piccole”.