Uomo Vitruviano di Leonardo: lo chiede il Louvre, il ministero smentisce ma non esclude scambi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2019 - 13:22| Aggiornato il 25 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Uomo Vitruviano di Leonardo: lo chiede il Louvre, il ministero smentisce ma non esclude scambi

ROMA – Sul prestito dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, custodito alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, al Louvre per la grande mostra dedicata ai 500 anni dalla morte del genio da Vinci, “non sono mai stati fatti accordi”. A precisarlo è il ministero dei Beni culturali, che qualche giorno fa ha smentito in una nota l’articolo di oggi di Le Figaro che dà per fatta l’intesa per la presentazione del celebre disegno di Leonardo nel museo parigino.

“Nonostante la netta smentita del Mibac – si legge nella nota del ministero – in un articolo del vostro giornale di oggi, viene dato per scontato il prestito dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, custodito alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, per la mostra al Louvre nel 500/o anniversario dalla morte del poliedrico artista italiano. La redattrice dell’articolo non ha mai contattato il nostro ufficio stampa e, sottolineiamo ancora una volta, sulla questione il Mibac ha più volte ribadito che non sono mai stati fatti accordi. Pertanto l’articolo ha pubblicato notizie prive di ogni fondamento”.

Ma a suffragare l’esistenza di una trattativa avviata, segnala Il Fatto Quotidiano, ci sarebbe la nuova determinazione del successore di Paola Marini alla direzione delle Gallerie: “Dopo il cambio al vertice delle Gallerie dell’Accademia sono spuntate in ordine una mail riservata, svelata dal quotidiano Nuova Venezia, e poi una nuova relazione tecnica che dà parere positivo. In pratica, con l’arrivo del nuovo direttore pro tempore Giovanni Panebianco, segretario generale del Mibac, si starebbe riconsiderando il prestito”.

Il Mibac ammette che è allo studio “uno scambio di opere” ma specifica che “non c’è una lista”. Si vocifera di scambi Leonardo-Raffaello, ma bisogna considerare che l’Uomo Vitruviano è delicatissimo, deve stare 5 anni al buio ogni tre mesi di esposizione e non potrebbe, essendo parte di una collezione, lasciare il territorio italiano se non con con apposita deliberazione in ottemperanza all’articolo 66 del Codice dei beni culturali, varato nel 2004. (fonte Il Fatto Quotidiano)