“Banche venete d’assalto”. Vittorio Malagutti e Luca Piana su L’Espresso

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

Se Roma guarda alle banche del nord, con i richiami di Umberto Bossi ad avere più poltrone al vertice degli istituti di credito, le banche del nord-est guardano a Roma. Nel Veneto del neoeletto governatore leghista Luca Zaia, istituti e fondazioni mettono in gioco i loro capitali per contare di più. L’articolo del giorno scelto da Blitz quotidiano è l’analisi dell’assalto del potere finanziario del nord-est, mosso dalla Lega.

Da sempre terra fertile per il rugby e i rugbisti, il Veneto riscopre i pacchetti di mischia anche nella finanza. Da Verona a Treviso passando per Vicenza, banche e fondazioni mettono in gioco come mai prima d’ora le risorse miliardarie custodite nei loro forzieri. Obiettivo: contare di più negli snodi decisivi del capitalismo nazionale. Le Generali, in primis, e poi Mediobanca e Unicredit. Alchimie finanziarie? Mica tanto. Qui conta la politica. E le parole d’ordine, questa volta, le detta la Lega, uscita trionfante dalle ultime elezioni amministrative. Così, se Umberto Bossi le spara grosse reclamando maggiore spazio, cioè più poltrone al vertice degli istituti di credito, è proprio nel Veneto del neoeletto governatore leghista Luca Zaia che il verbo del gran capo lumbard ha le maggiori probabilità di essere tradotto in pratica (…)