Bertolaso&co, ecco la fabbrica degli stipendi d’oro. Paolo Berizzi su La Repubblica

Pubblicato il 14 Marzo 2010 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

«Ci sono eventi e eventi, nell’Italia dell’emergenza continua e delle ordinanze a pioggia. Alcuni calamitosi. Altri che non lo sono per niente. Ma che, per la Protezione civile, erano e sono da ritenersi “grandi eventi”. Gare ciclistiche, regate, mondiali di nuoto, beatificazioni, visite pastorali, convegni eucaristici, vertici politici e militari, pellegrinaggi. Per legittimarli, e per assegnare un compenso “aggiuntivo” ai “soggetti attuatori”, ai commissari delegati e a quelli straordinari che li gestiscono – quasi sempre Guido Bertolaso – a palazzo Chigi è sempre pronta una disposizione urgente. Che in molti casi stabilisce un gettone: dal 3,75% al 50% del “trattamento economico complessivo in godimento». Con queste parole Paolo Berizzi inizia su La Repubblica il suo reportage dalle magli più nascoste della Protezione civile, lì dove si aggirano le regole e si produce ricchezza.

«Sono 628 – si prosegue a leggere – le ordinanze straordinarie dal 2001 a oggi. Un diluvio di procedure “ad hoc” che hanno permesso al dipartimento di Protezione civile della Presidenza del consiglio di bruciare, in nove anni, oltre 10 miliardi di euro. Più di un miliardo all’anno. Settanta milioni al mese. Quasi 3 milioni al giorno. Un sistema che ha ingrossato i conti delle centinaia di ditte appaltate a trattativa privata. O con gare-lampo sottratte alle regole di assegnazione e controllo della Corte dei Conti. O – vedi Abruzzo – “sulla base di criteri di scelta di carattere fiduciario”».