“Fasti e segreti tra i marmi della Farnesina”: Ceccarelli per Repubblica

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nei palazzi della Farnesina si perdono potenziali scandali sul petrolio in Libia o sugli ospedali mai realizzati in Zaire. Gli affari esteri vengono oscurati dagli arresti dei segretari di De Michelis e la Vallettopoli del portavoce di Gianfranco Fini. A svelare i “Fasti e segreti tra i marmi della Farnesina” è Filippo Ceccarelli su Repubblica, che vi proponiamo come articolo del giorno.

“A dispetto dei marmi che la fanno risaltare nel suo gelido e simmetrico nitore, la Farnesina è in realtà un palazzo di gomma, nel senso che gli scandali le rimbalzano addosso, e una volta rimbalzati su quei periferici travertini si perdono nel nulla e poi nessuno se ne ricorda più.

E´ storia e memoria ogni volta messa a dura prova: petrolio libico, gas tunisino, stecche saudite, traffico d´armi per ogni dove, con la gentile partecipazione dei servizi segreti; e fra pescherecci somali o metropolitane in Perù, compravendita di visti a Tirana come pure ospedali tarocchi in Zaire, non c´è storiaccia che lasci qualche segno dalle parti del ministero degli Affari Esteri; e nulla mai riesce davvero a scalfire la tradizione di quel luogo necessariamente fantastico, fonte inesauribile di leggende torbide e sfarzose sul ceto più aristocratico della pubblica amministrazione, dalle clientele pseudointellettuali degli istituti italiani all´estero all´indicibile minutaglia degli ambasciatori ubriachi, dei consoli menacciuti, dei primi segretari trafficanti, dei diplomatici stranieri viziosi, e giù, giù fino alle tartine avariate nei ricevimenti.[…]”