“False guide taxi abusivi nella mia vacanza romana”. Flavia Amabile su La Stampa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Agosto 2013 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA
"False guide taxi abusivi nella mia vacanza romana". Flavia Amabile su La Stampa

Turisti nei pressi del Colosseo a Roma (LaPresse)

ROMA – Flavia Amabile de La Stampa si è finta turista a Roma ed ha scoperto che la capitale d’Italia è piena di guide e taxi abusivi. “A Roma ci vuole un cervello bestiale” per fare il turista, spiega la Amabile. L’articolo è stato pubblicato oggi 14 agosto. Blitz Quotidiano lo propone ai suoi lettori come Articolo del Giorno:

“Per fare i turisti a Roma ci vuole un fisico ma soprattutto un cervello bestiale. Ci si trova accanto un’umanità intera, mille occhi e orecchie pronti a cogliere la minima distrazione, il più impercettibile segnale di stanchezza e di perdita di lucidità, e a presentare la lusinga che può costare cara”.

“Ho provato a fare anch’io la turista (straniera) a Roma, sottoponendomi a un tour de force ad iniziare dai Musei Vaticani. Migliaia di turisti arrivano ogni giorno in piazza san Pietro, alcuni hanno già in tasca il biglietto con prenotazione per entrare nei Musei. Io no, e molti altri come me”.

“Incontro il primo buttadentro già su via della Conciliazione, a un centinaio di metri dalla Basilica. Sono i più furbi, quelli che giocano d’anticipo rispetto alle decine di altri radunati in piazza san Pietro. Il mio è carico di sorrisi, depliants e tesserini a provare la sua autorevolezza. Cerca di vendermi un tour a 46 euro con guida, nemmeno un minuto di fila all’ingresso ai Musei e neppure in Basilica, il che – assicura mi eviterà almeno due ore di attesa. Mi spiega che se voglio passare prima dalla Basilica, invece, mi farà pagare solo 25 euro per san Pietro e 32 per i Musei. Se ho un figlio o una figlia con me, mi costa altri 30 euro. Infine – mi assicura – con loro pagherò di meno perché sono legali e lavorano con il Vaticano. Sarà pure, l’abbordaggio in strada, e la corsa per acciuffarmi prima degli altri, sa più di suq che di altro”.

“Il secondo buttadentro è lì a pochi passi. Mi blocca appena gli capito a tiro. Mi offre lo stesso giro, il biglietto per me costa sempre 46 euro, per un mio figlio invece 12, più della metà del precedente. Peccato che nessuno specifichi che si salta la fila ufficiale dei Musei ma si deve aspettare in un angolo della piazza che si formi il gruppo.. Peccato anche che se prenotassi sul sito ufficiale dei Musei lo stesso giro potrei pagare pure la metà”.

“L’altra visita che nessun turista a Roma mancherebbe è il Colosseo. Da quando è sindaco Ignazio Marino, non si vedono ambulanti. Quasi del tutto scomparsi anche i centurioni. Sulla fila però nessuno può nulla. Ieri mattina era un lungo serpentone dalla biglietteria quasi all’Arco di Costantino. Un buttadentro faceva il suo mestiere e provava a recuperare clienti. Ingresso immediato, visita guidata di un’ora e poi ingresso al Palatino a 25 euro per me e 13 per un figlio. Ci si potrebbe pensare su se il prezzo ufficiale non fosse decisamente meno caro, 21 euro per me e 9 per i minori di 18 anni. E se proprio la settimanascorsa non fossero stati denunciati in quattro che stavano facendo saltare la fila ad alcuni turisti guidandoli all’interno del Colosseo senza autorizzazione”.

“Ad un certo punto la visita termina e i turisti partono. Fiumicino, Ciampino e la stazione Termini sono luoghi dove può accadere di tutto. Alla stazione Termini, ad esempio, sono in corso da giorni controlli e multe ai tassisti abusivi. Eppure, tra un controllo e l’altro, uno di loro mi ferma e mi chiede se ho bisogno di un taxi. Rispondo di sì, devo andare a Trastevere. Mi guarda disgustato, indica la fila dei taxi regolari. «Lì – spiega – 10 euro». Quando mi ferma il tassista abusivo successivo gli dico invece di voler andare a Fiumicino. A quel punto è tutto uno stendere tappeti rossi intorno a me. Mi porta molto volentieri. Quanto costa, chiedo. Sessanta euro, risponde. Dodici in più della tariffa ufficiale”.

“E fossi una turista abbastanza informata potrei andare all’aeroporto in trenino. Ma dovrei fare comunque molta attenzione. Le biglietterie automatiche della stazione Termini sono tutte presidiate da uno stuolo di piccoli truffatori, personaggi dall’aria losca, italiani e stranieri, pronti a offrire il proprio aiuto con gli apparecchi. Ma soprattutto a beccare la mancia che gli si lascia, e anche qualcosa in più quando riescono a far sbagliare il calcolo totale dei biglietti da acquistare. I più ambiti, infatti, sono i turisti che acquistano in contanti. Alla fine c’è sempre qualcuno che raccoglie le monete che i turisti non sanno di aver lasciato nella macchina. Io ve l’ho detto: per fare i turisti a Roma ci vuole un fisico, e soprattutto un cervello bestiale”.