“I boiardi dell’etere”: Giovanni Valentini su ‘La Repubblica’

Pubblicato il 21 Gennaio 2012 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Giovanni Valentini su ‘Repubblica’ commenta la reazione sdegnata di Mediaset, e quindi di Silvio Berlusconi, alla decisione del ministro Corrado Passera di sospendere per 90 giorni il beauty contest, ovvero l’asta per le frequenze tv.

Scrive Valentini: “È come la storia della volpe e dell´uva. Berlusconi s´era affrettato a profetizzare che un´eventuale asta sulle nuove frequenze tv sarebbe andata deserta. E ora la sua azienda scopre invece che la sospensione del regalo di Stato ai signori dell´etere configurerebbe un´illegalità, invocando perciò a gran voce la “certezza del diritto”. Di fronte all´annuncio del ministro Passera, è del tutto logico e naturale che Mediaset reagisca con questa determinazione e violenza. Non solo perché, insieme alla Rai, il Biscione sarebbe stato il maggior beneficiario del cosiddetto “beauty contest” (concorso di bellezza) che l´ex maggioranza di centrodestra aveva generosamente elargito ai soggetti dominanti del mercato televisivo. Ma anche per il fatto che in questa situazione il partito-azienda dovrebbe votare in Parlamento a favore di un provvedimento contrario agli interessi del suo padre-padrone“.

Prosegue: “Mai come in questa occasione, però, a scoppiare è il vecchio conflitto di interessi fra il tyccon televisivo e il leader politico. La contraddizione di un capo partito che antepone gli affari privati agli impegni o ai doveri pubblici arriva così al suo culmine. Mentre il governo chiede ai cittadini ogni genere di sacrifici, dalle tasse alle pensioni, dalla casa alla benzina e via di seguito, l´unico che non vuole, non può e non deve sacrificarsi è proprio lui: l´ex premier che ha portato il Paese sull´orlo del fallimento e della bancarotta, nascondendo la crisi economica sotto il tappeto come la spazzatura, compromettendo la credibilità e l´immagine internazionale dell´Italia. E pensare che per la sua azienda sarebbe un mini-sacrificio, una piccola penitenza, quasi un fioretto: a maggior ragione se l´asta fallisse, secondo il vaticinio berlusconiano”. ()