“Un Nobel a tre piazze per ritrovare il lavoro”. Paul Krugman sul ‘Sole 24 Ore’

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA

Un Nobel per tre, quello per l’Economia, un nobel per cercare nuovi spazi per il lavoro e risolvere il problema della disoccupazione. Ieri il premio Nobel per l’Economia è stato conferito a Peter Diamond, Dale Mortensen e Christopher Pissarides, tre economisti che si sono spesi nello studio dei mercati. Oggi, sul Sole24Ore Paul Krugman prova a spiegare l’importanza di questo premio a tre economisti che studiano il mondo del lavoro e della disoccupazione e anche il significato che sta dietro.

«La ricerca dei tre economisti ha come presupposto il fatto che molti mercati, e più di altri il mercato del lavoro, – scrive Krugman – non rientrano nel classico paradigma della domanda e dell’offerta, nel quale i prezzi salgono o cadono così rapidamente da garantire che chiunque voglia vendere trovi qualcuno intenzionato a comperare e viceversa. Al contrario, il mercato del lavoro – come anche quello dell’immobiliare – è un mercato nel quale venditori eterogenei si trovano davanti compratori eterogenei, e occorrono tempo e impegno prima di trovare l’abbinamento più conveniente. Ecco perché il tasso di disoccupazione non è a zero quando si raggiunge l’obiettivo della “piena occupazione”. Ecco perché la disoccupazione strutturale è un problema».

«Il Nobel di quest’anno – si legge ancora sul Sole24Ore – è stato assegnato a studiosi che hanno approfondito e compreso le implicazioni di questa analisi, sia a fini empirici, sia a fini politici. Per quanto riguarda le preoccupazioni di questo periodo specifico, quasi certamente il lavoro più interessante è quello di Blanchard e Diamond sulla Curva di Beveridge, che illustra graficamente il rapporto che si crea tra posti di lavoro disponibili e disoccupazione.  Qual è la conclusione della loro ricerca? Da essa emerge che la disoccupazione strutturale è un problema concreto e che il volume della medesima evolve nel tempo». (…)