Pensioni, il limite dei 40 anni di contributi è sbagliato. Gian Battista Bozzo sul Giornale

Pubblicato il 2 Luglio 2010 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
maurizio sacconi

Maurizio Sacconi

Nella manovra del governo era stato inserito un emendamento che avrebbe imposto uno stop al limite dei 40 anni di contributi per andare in pensione: il ministro del Lavoro Sacconi ha però subito annunciato il dietrofront, che è puntualmente avvenuto con la “scomparsa” del provvedimento. In un articolo pubblicato su Il Giornale, Gian Battista Bozzo si rammarica per la retromarcia del ministro: a suo modo di vedere, l’adeguamento delle pensioni alla speranza di vita sarebbe stata una misura “giusta”.

«Peccato, peccato davvero, che sia stato un «refu­so». Quella nor­ma che agganciava alla speranza di vita anche i requisiti contributivi per andare in pensione, era ben fatta. Per mezza giornata ci siamo illusi che il governo e la mag­gioranza avessero trova­to la risolutezza neces­saria a completare una riforma delle pensioni che nei mesi scorsi ha ri­scosso l’approvazione unanime dei maggiori organismi economici in­ternazionali, dal Fondo monetario in giù. Così non è stato. Dopo mez­z’ora dal «no» pronun­ciato dal segretario del­la Cisl, Raffaele Bonan­ni, il ministro del Lavo­ro Maurizio Sacconi ha dettato una nota imba­razzata che sa di retro­marcia: è stato un «refu­so », ha detto, lo cancel­leremo». []