IL PD SI SPACCA SULLA PETIZIONE CONTRO IL GOVERNO

Pubblicato il 5 Agosto 2008 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA

Veltroni_doposconfitta «Ognuno fa ciò che la sua coscienza gli dice». È la laconica risposta che il segretario del Pd Walter Veltroni dà allargando le braccia, in Transatlantico, ai giornalisti che gli chiedono una valutazione sul fatto che il Governatore della Campania, Antonio Bassolino, ha deciso di non firmare la petizione del Pd contro il governo.

BETTINI A BASSOLINO – Sulla questione si è espresso anche Goffredo Bettini, coordinatore dell’iniziativa politica del Pd: «È naturale e anche doveroso che le cariche istituzionali, e soprattutto i presidenti delle Regioni come Antonio Bassolino, collaborino lealmente con il Governo nazionale per risolvere i problemi delle loro comunità. Ma oltre ad un piano prettamente istituzionale c’è, a mio avviso, la libertà politica di esprimersi sulle scelte generali e dannose che si stanno compiendo nel Paese». E poi aggiunge: «Di fronte alla crisi democratica e alla drammatica situazione dei ceti medi, di quelli più poveri e del Mezzogiorno, aggravata dalle politiche della destra – aggiunge Bettini -, questa libertà dovrebbe diventare per tutti un dovere».

CACCIARI – «Nemmeno io firmerò, perché sono il sindaco di Venezia e non il segretario del Pd della mia città. Ma a parte questo, mi sembra un’iniziativa sballata». Intervistato da Affaritaliani, Massimo Cacciari segue Antonio Bassolino nella scelta di non firmare «Salva l’Italia!», la petizione che il Partito Democratico ha promosso contro il governo. Cacciari aggiunge che «il problema oggi del Partito Democratico è quello di organizzare se stesso e non di dare una spallata al governo che significherebbe frantumarsi la spalla. Perciò non firmo, assolutamente no», conclude.

CAPEZZONE – «Il Pd sembra nel caos più totale, tra risse intestine, lotte tra correnti, divisioni su tutto, perfino sulle tv di partito. La domanda sorge spontanea: se Veltroni e Bettini non sono riusciti a convincere neanche Bassolino sulla bontà della loro inutile petizione antigovernativa, come pensano di poter convincere 57 milioni di italiani?». E’ quanto chiede in una nota Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia.