LE OLIMPIADI IN TV? NO GRAZIE

Pubblicato il 4 Agosto 2008 - 06:54| Aggiornato il 13 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

di Luca

Ci siamo. Tra una settimana parte l’Olimpiade 2008: i nostri atleti vanno carichi di speranze e di buone possibilità di medaglia. Ho sempre seguito con passione i Giochi, è un’occasione per (ri)scoprire campioni e discipline ignorati dai riflettori del quotidiano. Insomma una vera festa dello sport, come si dice. Eppure un pensiero mi ha tormentato in questi mesi. Per anni il Sudafrica è stato giustamente escluso da qualsiasi competizione sportiva a causa della sua politica di apartheid. Una chiusura netta e senza esclusioni (qualche eccezione la fecero solo gli All Blacks). Ora ci ritroviamo con uno Stato che sicuramente non è migliore: annulla qualsiasi libertà interna, cerca di annientare una nazione nata libera ma occupata militarmente da decenni, danneggia le economie mondiali copiando i prodotti esteri invece di acquistarli come fa ogni nazione civile, inquinando a più non posso e ignorando completamente le conseguense sull’ambiente. Eppure è stato deciso di assegnare i Giochi Olimpici a questa nazione. Perché non viene lasciata fuori come il Sudafrica? Perché con quasi 1 miliardo e mezzo di abitanti la Cina è un mercato dal potenziale incredibile. Si è quindi deciso di barattare la coscienza globale in cambio di qualche centinaio di milioni di nuovi clienti per le aziende occidentali in affanno. Ecco perché quest’anno non guarderò i Giochi. Ci ho riflettuto a lungo, perché sarebbe giusto onorare chi per anni fa tanti sacrifici per puntare a questo obiettivo. Ma sarebbe un eccessivo riconoscimento per uno Stato (Stato, non popolo) rimasto al medioevo, all’interesse dei pochi che lo governano, al di fuori di qualsiasi concezione moderna. Ho quindi deciso di dire «no grazie, fate da soli». Certo il mio gesto non influirà in alcun modo, ma la mia coscienza sarà tranquilla. Mando pero’ un augurio ai nostri atleti: forza azzurri! Non sarò davanti alla tv, ma il mio cuore sarà lì con loro.