NOMADI: MARONI ”INDIGNATO” DELLE ACCUSE UE ALLA POLIZIA

Pubblicato il 29 Luglio 2008 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA

Maroni_primopiano «Respingo con indignazione» le accuse del commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa secondo cui le violenze nei campi nomadi in Italia sono avvenute senza che vi fosse protezione da parte della polizia, che a sua volta avrebbe condotto raid violenti. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in una comunicazione alla Camera. La polizia, ha sottolineato Maroni, «non ha mai fatto ciò: è una falsità clamorosa. La polizia non ha mai tenuto comportamenti di questo genere. Dica il commissario quando ciò è avvenuto».

STATO DI EMERGENZA – In precedenza, Maroni aveva spiegato le motivazioni che hanno portato il governo a estendere lo stato di emergenza sulla questione immigrati a tutto il territorio nazionale. «Nel primo semestre 2008 le persone sbarcate in Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna sono state 10.611, mentre erano 5.380 nello stesso periodo del 2007» ha riferito il responsabile del Viminale. «Appare evidente la situazione di eccezionale pressione migratoria – ha aggiunto Maroni – tale da estendere su tutto il territorio nazionale lo stato di emergenza che il governo Prodi aveva dichiarato per sole tre regioni».

30 MILA ARRIVI – «Se questo trend sarà confermato – ha detto Maroni – si arriverà a circa 30 mila arrivi entro la fine dell’anno. Da qui la necessità – ha spiegato il ministro – del provvedimento adottato dal governo di estendere a tutto il territorio nazionale lo stato di emergenza per far fronte alla eccezionale pressione derivante dagli arrivi in questi mesi» Maroni ha anche ricordato che il provvedimento è in vigore dal 2002 ed è stato adottato anche dal Governo Prodi.