QUALE OPPOSIZIONE PER IL PD?

Pubblicato il 23 Giugno 2008 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA

Il Messaggero pubblica un commento di Marco Conti sulla situazione interna del Pd intitolato ”Il Pd alla ricerca di un’opposizione diversa”.
Lo riportiamo di seguito:

Il clima da scontro istituzionale sembra raffreddarsi. Decisivo è stato l’intervento del capo dello Stato che ieri mattina chiamando al telefono il vicepresidente del Csm Nicola Mancino ha messo fine ad una spirale di indiscrezioni che dal lato dei magistrati davano per acquisito il parere negativo del Consiglio superiore della magistratura sull’emendamento ”blocca-processi”, mentre dal lato Pdl allargavano l’ira del Cavaliere sino ai massimi vertici istituzionali.

Il confronto torna quindi, almeno per il momento, nell’alveo istituzionale, ma sarà importante vedere cosa accadrà nei prossimi giorni in Parlamento e nelle aule del tribunale di Milano prima di dichiarare siglato l’armistizio. Domani il Senato licenzierà il decreto sicurezza che contiene l’emendamento ”blocca processi” e che a sinistra si definisce ”salva premier”, anche se Berlusconi ha già affermato di non voler usufruire della norma. La Camera avrà trenta giorni per il voto finale. Modifiche al testo non sembrano possibili, in quanto il decreto dovrebbe tornare al Senato. Dall’atteggiamento dell’opposizione si capirà quanto residuo spazio al dialogo ci potrà essere in futuro. L’ostruzionismo di Pd e Idv, con conseguente richiesta di voto di fiducia, archivierebbe a lungo il confronto. Questa eventualità piace poco alla Lega che invece conta sul rapporto e dialogo con il partito Democratico di Walter Veltroni sulle riforme federali e istituzionali, per evitare il referendum confermativo.

Tra le difficiltà in cui si dibatte il Pd, c’è quella di trovare un profilo di opposizione diverso da quello dell’Idv e della sinistra massimalista. Il rinfocolarsi della polemica sulla giustizia non aiuta a divincolarsi dall’antiberlusconismo classico e dalla necessità di difendere a tutti i costi la magistratura. L’avvicinarsi del varo della manovra economica e il tasso di inflazione programmata all’1,7% duramente contestato dalla Cgil, offrono all’opposizione occasione per cambiare l’oggetto del confronto e anche dello scontro. A prima vista l’argomento è meno scivoloso di quello della giustizia, ma c’è il rischio per il Pd di vedersi schierato a fianco del sindacato senza aver elaborato proposte alternative a quelle un po’ dall’efficacia relativa che vanno sotto il nome di ”Robin tax” e ”carta per i poveri”.

Veltroni ha annunciato per ottobre la prima grande manifestazione dell’opposizione, lasciando quindi intendere che nell’obiettivo del Pd ci sono Tremonti e Brunetta con le loro ricette economiche e non i guai giudiziari del Cavaliere.