ROM SCARCERATI: MARONI CRITICA IL GIP, ”VANIFICATA UN’OPERAZIONE DI POLIZIA”

Pubblicato il 2 Luglio 2008 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA

Rom_bimbi2 Ancora una volta la pratica della sicurezza va a sbattere con l’applicazioone di codici e procedure. Quattro degli otto nomadi arrestati ieri dalla squadra mobile di Verona perché accusati di costringere almeno sei minori a rubare, sono stati oggi messi in libertà dal giudice per le indagini preliminari. E con una motivazione che sta già facendo discutere il mondo politico. "Il delicato istituto del fermo è stato piegato ad altri fini, tutti gravemente lesivi delle regole, anche costituzionali, che presiedono la libertà personale" scive il gip di Verona Giorgio Piziali nell’ordinanza con cui ha rigettato la richiesta di convalida del fermo. "Ancora una volta la polizia fa e la magistratura disfa" commenta Isabella Bertolini (Pdl). Gli 8 nomadi sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di aver costretto i figli a compiere furti in abitazioni.

«Rammaricato» per un’ordinanza che «ha vanificato un’operazione di polizia» contro un reato «odioso» come lo sfruttamento di minori. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni commenta così la scarcerazione di 4 degli 8 rom fermati a Verona con l’accusa di sfruttamento di minori. «Mi sembra assurdo che non sia stato ravvisato il pericolo di fuga – spiega Maroni – per delle persone che sono state arrestate proprio mentre fuggivano…». Da ministro dell’Interno, Maroni assicura che «controlleremo i soggetti per evitare davvero la fuga. Di più non posso fare». Il ministro leghista si dice dunque «rammaricato per il fatto che un’operazione di polizia sia stata vanificata dalla decisione del giudice per le indagini preliminari. Il Gip può ovviamente decidere, ma per me la scarcerazione è un errore. Ho verificato l’impianto accusatorio, e resto convinto che sia assolutamente fondato».

TUTTI CONFERMATI GLI ALTRI ARRESTI – Da segnalare che gli altri arrestati, il cui fermo era stato sottoposto al vaglio dei gip di Alessandria, Torino e Vicenza, sono stati tutti confermati dai rispettivi gip. «I tecnicismi della giustizia, anche se supportati da norme di garanzia costituzionale, lasciano sconcertati. Il cittadino si chiede perplesso come sia possibile scarcerare nomadi dediti al furto e che costringono i loro figli a delinquere. È l’ennesima dimostrazione di come il nostro sistema giudiziario non funzioni» ha sottolineato il sindaco di Verona Flavio Tosi commentando la decisione del gip di Verona.

ELIMINERO I CAMPI NOMADI – «La realtà che noi vogliamo eliminare per sempre è quella dei campi nomadi in cui si vive in modo disumano» aveva detto in precedenza Maroni nel corso del question Time alla Camera, sottolineando che in Italia sono circa 700 i campi nomadi. La maggior parte, ha spiegato il ministro, si trovano a Roma, Milano e Napoli, ma ce ne sono anche a Brescia, Pavia, Padova, Genova, Bologna, Reggio Emilia e Bari. Ed è proprio per garantire i diritti di chi ci vive, ribadisce Maroni, cacciando invece chi non ha i requisiti per stare in Italia che è stata predisposta l’ordinanza. Ecco perchè chi critica il provvedimento assume un atteggiamento «ipocrita». Anche in considerazione del fatto che l’ordinanza è stata fatta «per affrontare quella che il governo precedente aveva definito emergenza nomadi».

IMPRONTE – «Non c’è nessuna violazione di nessuna norma». Sul provvedimento contenuto nell’ordinanza firmata dal presidente del consiglio di ministri ci sono «polemiche infondate e strumentali» ha detto ancora Roberto Maroni, rispondendo al question time della Camera a una interrogazione sui rilievi dattiloscopici per le persone che vivono nei campi rom, minori inclusi. Il ministro dell’Interno ha ribadito che si tratta di «un censimento» e non c’è «nessuna schedatura».