Roma, scoperto sul Tevere un lager per i cani da combattimento

Pubblicato il 28 Agosto 2009 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

Maltrattamento di animali, traffico di cani utilizzati per combattimenti clandestini e occupazione abusiva di immobili demaniali lungo gli argini del Tevere, all’altezza di Lungotevere della Vittoria, una zona bene di Roma.

Gli agenti della polizia municipale del XVII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Bertola, hanno sgominato una vera e propria banda di allevatori clandestini, che facevano vivere i cani in una sorta di “lager”. Appena in grado, i cuccioli (quelli utilizzati per il combattimento) venivano sottoposti a un allenamento intensivo: ore e ore passate a correre e ad azzannare e dilaniare tubi di gomma.

Tutti gli altri maltrattati, bastonati, e spaventati pronti per essere venduti nei campi rom. Secondo la Lav, ogni anno vengono spesi in scommesse su combattimenti di cani, almeno 775 milioni di euro. Ogni puntata va da un minimo di 250 euro a migliaia di euro se a combattere sono cani campioni.

Da giorni gli uomini della municipale effettuavano appostamenti con rilievi fotografici, confermando la presenza di cani pericolosi di razza rottweiler. E così la notte scorsa, gli agenti, non hanno perso tempo, sono scesi lungo l’argine del fiume a due passi da piazza Maresciallo Giardino, e hanno sorpreso sette cittadini, tutti di nazionalità romena (sei uomini ed una donna), di età compresa tra i 22 ed i 65 anni.