Scuola, scrutini bloccati: i docenti protestano contro i tagli della manovra

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 13:34| Aggiornato il 13 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

scuolaNelle scuole italiane sonostati bloccati 10 mila scrutini per lo sciopero indetto dai Cobas contro i tagli all’istruzione annunciatidalla manovra. Il provvedimento prevede 150 mila docenti in meno in tre anni, altri 15 mila tagli di personale Ata inseriti nella manovra, il congelamento degli scatti di anzianità. I docenti che aderiscono alla protesta si sono radunati davanti al ministero della Pubblica Istruzione a Roma. L’obiettivo della protesta è di bloccare in totale 20 mila scrutini.

Oggi lo sciopero è stato proclamato in Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano. Secondo il portavoce di Cobas, Piero Bernocchi, la “crescita delle adesioni va oltre tutte le previsioni: nel Lazio e in Sicilia sono bloccati più di 2000 scrutini a regione; in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi vanno da un minimo di 1100 fino ad almeno 1400 a regione; 750 scrutini sono fermi in Liguria e più di 500 in Abruzzo: e tenendo conto che si tratta di dati incompleti perché ci mancano cifre precise da tante piccole realtà dove i Cobas non sono presenti, il traguardo dei 20 mila scrutini bloccati è oramai a portata di mano”.

Sempre secondo i dati forniti dal Cobas, in tutto il Lazio sono stati bloccati 2 mila scrutini. A Roma sono 115 le scuole coinvolte e in 50 istituti e stato registrato un blocco totale. Il blocco degli scrutini, ha spiegato Bernocchi, potrebbe provocare anche uno slittamento degli esami.

Circa 150 mila docenti in meno in tre anni, altri 15 mila tagli di personale Ata inseriti nella manovra, il congelamento degli scatti di anzianità, il regalo di circa 30 mila euro da parte di ciascun prof al governo.