“Se non ora, quando?”: 100mila in piazza Castello a Milano per la dignità delle donne

Pubblicato il 14 Febbraio 2011 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – E’ iniziata con l’Inno alle donne di Madre Teresa di Calcutta e finita con le note di “Bella ciao” l’ ‘edizione’ milanese della manifestazione ‘Se non ora, quando?’ che ha riempito e colorato il centro di Milano.

Gremita piazza Castello, infatti, i manifestanti – quasi tutti con la sciarpa bianca segno di lutto per il Paese che è simbolo del movimento milanese – si sono riversati in largo Cairoli e via Dante fino a piazza Duomo. Inizialmente il comitato organizzatore non ha dato cifre, poi ha parlato di centomila persone in piazza. “Veronica è libera, ora tocca a noi”, “Bunga vita al re”, “Una donna non è bella e intelligente, ma bella perché intelligente” sono alcuni dei tanti cartelli portati oggi in piazza, dove qualcuno ha portato bambole gonfiabili e qualcun’altro estrosi cappellini raffiguranti il bunga bunga.

E dal palco è arrivata la risposta alle accuse di strumentalizzazione delle donne. Assunta Sarlo, del comitato organizzatore, fra gli applausi ha detto che ”la parola su ciò che accade nel Paese riguarda la nostra vita”. Ha parlato di dignità Claudia Mori.

Sono intervenuti Franca Rame e il premio Nobel Dario Fo, Daniela Colombo, l’attrice Licia Maglietta, la scrittrice Silvia Ballestra (querelata da Berlusconi per un pezzo sull’Unità), la sindaca di Cinisello Balsamo Daniela Gasparini, Gad Lerner, due studentesse (Carlotta e Marta), Ivana Brunato della Cgil (sindacato che fa parte del comitato promotore), Ottavia Piccolo e anche Flavia Perina, la direttrice del Secolo d’Italia a dimostrare che la manifestazione non è una questione di destra e sinistra ma ”di dignità delle donne”.

In piazza (ma non sul palco) i politici. Il segretario del Prc Paolo Ferrero ha chiesto all’opposizione di fare una manifestazione nazionale ”perché le donne hanno fatto la loro parte e ora tocca ai partiti”. Sono arrivati il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, e quello di Sel Nichi Vendola sicuro che questo sarà ”un colpo mortale per il berlusconismo” e il candidato sindaco del centrosinistra di Milano Giuliano Pisapia. Sono arrivati i messaggi delle detenute di Bollate (che si sono chieste come Berlusconi possa incoraggiare un tipo di vita che cerca soldi facili), di Mariangela Melato e i saluti di Paola Cortellesi e Lella Costa.

Alle 16 alla domanda fatta dalla presentatrice Teresa Mannino ”Se non ora, quando?” non si è fatta attendere la risposta della piazza ”Adesso, adesso” e le sciarpe bianche hanno iniziato a sventolare. Ma non per l’ultima volta. ”Questa è una piazza straordinaria – ha spiegato Sarlo – che non si ferma qui, che si fara’ sentire e ascoltare e che chiede una bella politica”.