STRAGE SUL K2: 10 MORTI E 3 DISPERSI

Pubblicato il 2 Agosto 2008 - 07:17| Aggiornato il 13 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

K2 È stata una valanga poco sopra il “traverso” a 8300 metri a provocare la tragedia sul K2, dove si contano almeno dieci vittime (11 secondo uno scalatore norvegese) e tre dispersi. Sher Khan, colonnello in pensione e vice presidente del Club alpinistico del Pakistan, ha detto che oltre ai nove alpinisti di diverse nazionalità è deceduto anche uno sherpa pakistano e che ci sono almeno tre dispersi, tra cui un altro sherpa.

VALANGA – La valanga – secondo quanto riferito da alcuni scalatori sudcoreani giunti al campo base avanzato dopo aver trascorso le ultime 72 ore in alta quota – si è staccata verso le 8 e avrebbe trascinato gli alpinisti che stavano bivaccando in attesa di scendere. Marco Confortola , l’alpinista italiano sopravvissuto e l’olandese Wilco van Rooijen se la sarebbero cavata in quanto avevano scavato una buca nella neve – dove hanno trascorso la notte tra venerdì e sabato – circa 15 metri più a sinistra e sono stati solo sfiorati dalla slavina.

VITTIME – Tra le vittime ci sono il serbo Dren Mandic e quattro portatori. Tra gli alpinisti dispersi ci sono l’irlandese Gerard McDonnell, il norvegese Rolf Bae e il francese Hugues d’Aubarede. L’alpinista basco Alberto Zerain ha raccontato che la spedizione internazionale era composta da 18 persone e che ci sono stati problemi nella discesa. Ma i dettagli non sono chiari. È stato salvato van Rooijen, il capo spedizione olandese. In tarda serata di sabato era stato avvistato un puntino arancione nei pressi della via Cesen. Ora è stato portato a campo 3. Van Rooijen è molto stanco e ha principi di congelamento ai piedi, ma non sembra essere in condizioni preoccupanti.

CONFORTOLA – Alcuni elicotteri stanno sorvolando in queste ore la parte inferiore del K2 e potrebbero recuperare Marco Confortola, l’alpinista italiano tratto in salvo sabato mattina sul K2, in queste ore impegnato in una difficile discesa a causa di vari principi di congelamento agli arti. La notizia arriva direttamente dal campo base dove Roberto Manni, compagno di cordata di Confortola, sta organizzando i soccorsi. In aiuto dell’alpinista valtellinese, che sta scendendo da campo 2 (ora dovrebbe trovarsi tra i 6.500 e i 7.000 metri di quota), stanno salendo in quota anche uno scalatore statunitense e due portatori. «Una volta che Marco sarà a campo 1 – ha detto al sito Montagna.tv Agostino Da Polenza, presidente del comitato Everest-Kc-Cnr, che dall’Italia sta coordinando l’emergenza in accordo con l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri e l’Ambasciata italiana in Pakistan – è probabile che gli elicotteri proveranno a prenderlo con il “baricentrico”, una corda attaccata sotto il velivolo».

METEO FAVOREVOLE – Secondo quanto riporta il sito Montagna.tv, le condizioni meteo sul K2 sono favorevoli per la discesa degli alpinisti tratti in salvo. Cielo limpido e vento piuttosto moderato: il bel tempo dovrebbe reggere almeno fino a lunedì. Insieme a Confortola, starebbe scendendo dal campo 4 anche l’alpinista norvegese Cecilie Skog.

SOCCORSI – L’ambasciata italiana a Islamabad, anche per conto di tutte le altre spedizioni, ha allertato gli elicotteri dell’Agenzia militare Ascari, che sono pronti a decollare da Skardu per prelevare gli alpinisti feriti o con problemi di congelamento. Del gruppo fa parte anche Silvio «Gnaro» Mondinelli, che due mesi fa era con Confortola e con la squadra di Ev-K2-Cnr per la spedizione Share Everest 2008 che ha installato la stazione meteo più alta al mondo. Mondinelli è da poco rientrato dal Nanga Parbat, dove, con Maurizio Gallo, ha coordinato le attività di soccorso per Nones e Kehrer.