USA, CONSIGLIERE MCCAIN: ”UN ATTACCO TERRORISTICO CI AIUTEREBBE A VINCERE”

Pubblicato il 24 Giugno 2008 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA

Mccain_john4 Un attacco terroristico contro gli Stati Uniti potrebbe aiutare John McCain a vincere. A dire chiaramente quello che in tanti pensano e temono a Washington non è stato un cittadino qualsiasi ma Charles Black, uno dei principali consiglieri di Jonh McCain, candidato repubblicano alla presidenza americana, già al centro di polemiche per il suo passato di lobbista anche al servizio di governi e imprese straniere.

In un’intervista che uscirà nel prossimo numero della rivista Fortune, Black ha detto che un nuovo attacco terroristico «certamente sarebbe un grande vantaggio per McCain» e che l’assassinio di Benazir Bhutto lo scorso dicembre l’ha aiutato a vincere la primarie, concentrando il dibattito sulla sicurezza nazionale. «La sua esperienza e capacità nell’affrontare l’argomento ha enfatizzato il fatto che lui era il candidato pronto a essere il comandante in capo e questo ci ha aiutato», ha aggiunto Black, la cui società di consulenze ha rappresentato gli interessi del Partito popolare della Bhutto.

Le parole di Black non hanno fatto piacere al candidato repubblicano che imbarazzato ha detto: «Non riesco a immaginare perché abbia detto questo, se lo ha detto, e non so in quale contesto, sono profondamente in disaccordo. Dall’11 settembre ho lavorato strenuamente per evitare un nuovo attacco contro l’America».

Gettare acqua sul fuoco, ovviamente, al candidato repubblicano è servito a poco. Subito Barack Obama ha sparato a zero sulle dichiarazioni di Black, affidando il suo pensiero a Bill Burton, il suo portavoce: «Il fatto che il principale consigliere di McCain dica che un attacco terroristico sul territorio americano sarebbe un grande vantaggio per la sua campagna politica è una vergogna totale». Il tempo di scatenare un caso nazionale, e Black ha fatto marcia indietro: «Sono profondamente dispiaciuto per le mie affermazioni assolutamente inappropriate».

La gaffe ha fatto riaccendere i riflettori sulla controversa figura che da decenni ha un ruolo centrale di lobbista e consulente politico nel mondo repubblicano: uno dei massimi collaboratori di Ronald Reagan e di George Bush padre, Black è stato anche consulente del presidente Bush durante le sue campagne elettorali ma non ha mai abbandonato la professione privata, continuando con i suoi soci a rappresentare gli interessi di governi e leader stranieri accusati di violazioni di diritti umani o ideologicamente nemici di Washington.

Obama in testa. Attentati terroristici a parte, i sondaggi in America sui possibili risultati delle presidenziali Usa 2008 continuano a dare in vantaggio il candidato democratico Barack Obama su John McCain. Secondo quanto rilevato dall’ultima indagine Gallup, commissionata dal quotidiano nazionale Usa Today, a livello nazionale Obama ha 6 punti di vantaggio su McCain, 50% a 44%. John McCain è preferito a Barack Obama per quanto riguarda alcuni temi specifici, soprattutto quello sulla lotta al terrorismo. In questo caso la maggioranza degli americani (52-33) percepisce McCain come «più affidabile», mentre su questo tema pesa su Obama quella che il sondaggio definisce «mancanza di esperienza». Il senatore nero dell’Illinois prevale nettamente sull’avversario su temi come l’assistenza sanitaria (51-26), l’economia (48-32), l’energia (47-28), l’amministrazione del fisco (44-35). Obama e McCain si quivalgono, infine, per quanto riguarda temi come Iraq (43-43), immigrazione clandestina (34-36) o coerenza con i valori morali (40-39).