Beppe Grillo: “La lupara bianca aspetta Matteo Renzi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2014 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

lupara-bianca-grilloROMA – Matteo Renzi, occhio, “chi fallisce va punito: lupara bianca. Beppe Grillo usa un linguaggio che evoca, scientemente, la mafia per annunciare al premier quello che per lui è un disastro annunciato. Ovvero, quello elettorale, quello delle Europee e delle amministrative del 25 maggio. “Renzie è stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che perderà. Gente che ha fallito e, come avviene per i mafiosi, chi fallisce viene punito. Lupara bianca”. Per chiarire, da definizione di dizionario, la lupara bianca è  “una locuzione di origine giornalistica per indicare un omicidio di mafia operato in maniera tale che non resti alcuna traccia del corpo dell’assassinato”. Ecco cosa scrive Beppe Grillo nel suo post:

Prevenire è meglio che curare. La lupara bianca attende Renzie che in fondo è uno smargiasso, un fanfarone, quello che si vede quando apre bocca, ma va avvertito, è un essere umano anche lui. Il Sistema assume i suoi uomini a progetto, se ci riescono, bene, altrimenti vengono fatti scomparire nel nulla. Come per la mafia. Lupara bianca. Renzie è stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che perderà. Chi si ricorda di Enrico Letta, il cocco di Napolitano, che spopolava sulle prime pagine dei giornali e nei programmi televisivi? Oggi non lo intervistano neppure più Giletti e la Gruber… E’ sparito dal mattino alla sera. Solo qualche foto di spalle con il figlio per strada in stile viale del tramonto. E Rigor Montis, il nuovo De Gasperi? E’ finito in Sciolta Civica e persino alla Bocconi il custode non lo saluta più e gli studenti fanno finta di non riconoscerlo. Gente che ha fallito e, come avviene per i mafiosi, chi fallisce viene punito. Lupara bianca. Il 26 di maggio, dopo le elezioni perse, partirà la caccia a Renzie.

I dati economici peggioreranno di botto, già la discesa è iniziata… L’Italicum sarà abbandonato come un ferrovecchio insieme alla riforma del Senato. La colpa sarà solo sua, di Renzie. Le maestre non lo faranno più entrare nelle scuole. Cazzullo accamperà degli impegni per non intervistarlo. Dovranno inventarsi un nuovo premier zombie per evitare le elezioni anticipate, dopo Rigor Montis, Capitan Findus e Renzie sarà il turno forse di Alfano in un governo di unità nazionale (dettato come sempre dall’emergenza) di cui Berlusconi deterrà la golden share. Il Governo delle Laide Intese. La prima riforma, improrogabile, sarà quella della Giustizia. Renzie questo lo sa e deve prepararsi una via di fuga per non scomparire nell’oblio di Rignano sull’Arno di cui, impegnandosi, potrebbe diventare consigliere e persino assessore. Alcune possibilità: chiedere a Berlusconi di sostituire nella prossima stagione la De Filippi; fare un provino come venditore di aspirapolvere Folletto; chiedere a Prandelli di accompagnarlo come motivatore ai mondiali in Brasile; proporsi come testimonial per una società di biciclette e, ultima risorsa, stalliere o bibliotecario ad Arcore dopo la dipartita per diversi motivi di Mangano e Dell’Utri. L’importante è rimanere a galla. Comparire per non scomparire. Chi fallisce il progetto paga con la lupara bianca. Renzie stai all’occhio, anzi stai sereno.

Matteo Renzi risponde così:

“Credo che dovremmo abituarci a un linguaggio più serio. I morti di lupara bianca esigono rispetto e credo che la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole. Può sembrare un fatto morale, ma citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca… È un linguaggio che non è il nostro”.