Debiti PA. Sì unanime Camera tranne M5S astenuto dopo figuraccia

Pubblicato il 15 Maggio 2013 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA
Debiti PA. Sì unanime Camera tranne M5S astenuto, dopo la figuraccia

Deputati M5S in aula

ROMA – Debiti PA sì unanime alla Camera tranne M5S astenuto dopo la figuraccia. Alla fine tutta la Camera ha votato sì al decreto sblocca-debiti PA, tranne i 107 astenuti a 5 Stelle. Ieri, 14 maggio, gli stessi esponenti 5 Stelle avevano riproposto in extremis emendamenti già bocciati in Commissione bilancio, bloccando l’iter di approvazione del provvedimento. Il Giornale riferisce di prese in giro all’indirizzo dei grillini e contesta loro approssimazione e incompetenza (“Dilettanti allo sbaraglio”)

Secondo la ricostruzione dell’Ansa, durante il dibattito a Montecitorio si registra maretta in aula su alcune proposte del M5S: motivo del contendere in particolare un emendamento (con parere contrario del Governo) che puntava a costituire un fondo a favore delle Pmi da realizzare grazie ai rimborsi elettorali.

Ma secondo il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd) l’emendamento era già stato presentato in commissione Bilancio e bocciato. Il testo era stato poi esaminato (ma con il parere contrario dal Comitato dei Nove della Commissione) e quindi non poteva essere ripresentato in aula.

Polemiche del M5S che contesta a Boccia la ricostruzione e parla di patto non mantenuto, poi, dopo una nuova riunione del Comitato dei 9, l’emendamento si trasforma in un ordine del giorno (riformulato) anche se i rappresentanti del M5S continuano ad essere critici nei confronti di Boccia.

“Il M5S si astiene dal voto, ma non vota contro perché spera che le risorse arrivino davvero all’economia reale e nelle tasche dei cittadini”, ha detto Giorgio Sorial, deputato 5 stelle nel corso delle dichiarazioni di voto sul decreto in Aula a Montecitorio.

Quindi decreto utile all’economia, perciò non lo voto perché sono contrario ma nemmeno voto contro perché non si dica poi che ero…La dura legge del voto impone scelte difficili: contro la prima formulazione del decreto sui debiti in era Monti, i grillini avevano risposto no grazie, specificando che si trattava di “una porcata di fine legislatura” (Roberta Lombardi capogruppo 5 Stelle). Come Wile Coyote, notava Guido Gentili del Sole 24 Ore, “nonostante i numeri della crisi, la politica (della quale M5S è adesso parte integrante) continua a galleggiare con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole” (stavolta è Flaiano).

5 Stelle è atteso alla prova Parlamento. Ieri non è andata bene. Troppo facile per gli esperti deputati prendersi una rivincita. Alla prima curva hanno cappottato, scrive ancora Il Giornale. In aula è stata bagarre:

“Voi siete dei nominati, noi siamo eletti online” grida un M5S. Una voce dal’emiciclo: “E si vede”. (Il Giornale 15 marzo)