Dl femminicidio, ok alla Camera. Ma M5s attacca Pd: “Salva Province mascherato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2013 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA
Dl femminicidio, ok alla Camera. Ma M5s attacca Pd: "Salva Province mascherato"

Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – Il decreto legge contro il femminicidio passa alla Camera ma il Movimento 5 Stelle lancia un nuovo attacco al Partito Democratico: “E’ un salva province mascherato”.

Motivo del contendere l’emendamento che prevede la proroga fino al 30 giugno 2014 dei commissari nominati dopo il riordino delle province in base alla legge “salva-Italia” del governo Monti. Quell’emendamento, proposto da Gianclaudio Bressa, del Pd, è passato con tutto il dl, approvato a Montecitorio con 343 sì e 20 astenuti, cioè proprio Sel e M5s.

Dopo il via libera della Camera Beppe Grillo ha postato sul proprio blog una nota dei deputati M5s:

“I politici si tengono le province (e le poltrone).Oggi si è votato per l’abolizione delle Province (all’interno del Decreto Femminicidio, figuratevi voi). Nel famoso tabellone vedete i puntini verdi, quelli sono i voti del M5S. Il partito unico ha detto ancora una volta no all’abolizione delle Province, malgrado le promesse in campagna elettorale! L’ennesimo trucco dei partiti per tenersi strette le poltrone, allora delle due l’una: o non sono in grado di fare le leggi, oppure sono vergognosamente ipocriti”.

Secondo i grillini il Pd vorrebbe portare i consiglio provinciali a elezioni rendendo vana la riforma Monti, che però, ricordano dallo stesso Pd, è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale. La riforma è ora oggetto di un disegno di legge firmato dal ministro degli Affari regionali Graziano Delrio. Su quel testo, sottolinea Bressa, il governo ha chiesto la procedura d’urgenza e “se c’è la volontà politica, che il Pd ha, entro metà novembre può essere approvato dalla Camera ed entro Natale al Senato”. In ogni caso, assicurano i democratici, se la legge Delrio, ora in discussione alle Camere, non verrà approvata, i commissariamenti potranno comunque essere salvaguardati attraverso la legge di stabilità, da varare entro il 15 ottobre.