Franco Siddi (Fnsi). Beppe Grillo e le liste di proscrizione: “Inaccettabili”

Pubblicato il 9 Dicembre 2013 - 07:35 OLTRE 6 MESI FA
Franco Siddi (Fnsi). Beppe Grillo e le liste di proscrizione: "Inaccettabili"

Franco Siddi (Fnsi). Le liste di proscrizione di Beppe Grillo sono “Inaccettabili”

ROMA – Beppe Grillo che ha continuato la sua “colonna infame” contro i giornalisti ha provocato una nuova presa di posizione del sindacato dei giornalisti (Fnsi) con una dichiarazione di Franco Siddi, segretario della Fnsi.

Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog un estratto dell’articolo di Francesco Merlo su Repubblica intitolato “Il manganello dei grillini” mantenendo così l’impegno di indicare al ludibrio dei suoi seguaci, in apposita rubrica “un giornalista al giorno”.

Ha dichiarato Franco Siddi:

 “Beppe Grillo ormai si comporta e parla come un cardinale dell’inquisizione, pretendendo di cancellare, di mandare al rogo libri e scrittori a lui non graditi. Dopo Maria Novella Oppo il bersaglio  il giornalista di Repubblica Francesco Merlo.

“Credo che sia un dovere di tutti coloro che credono nella libertà di espressione e di critica continuare ad operare per la libera circolazione delle idee e per un confronto fatto su questo terreno. Grillo esagera: cosa vuole, Merlo come Giordano Bruno? Sia ben chiaro – il sindacato dei giornalisti lo ripete per l’ennesima volta – non spetta a lui né ad altri, notabili, politici o meno, stabilire ciò che deve essere detto e scritto.

“Ci siamo battuti negli ultimi vent’anni soprattutto, e comunque sempre nella nostra storia, contro il pensiero unico. Continueremo a farlo, non solo dando la nostra solidarietà a Francesco Merlo, come ieri a Maria Novella Oppo, ma praticando concretamente l’esercizio di ogni attività umana possibile a garanzia dell’informazione libera e plurale, la stessa che consente a Grillo di essere oggi un protagonista politico e non solo un’artista.

“Sicuramente la critica può riguardare tutti, anche i giornalisti, ma le liste di proscrizione sono un’altra cosa, sono un’opera molto pericolosa e assolutamente inaccettabile”.