Giorgio Sorial (M5S): “Napolitano Boia”. Ma stavolta resta solo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2014 - 16:04| Aggiornato il 18 Dicembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Sorial (M5S): "Napolitano Boia". Ma stavolta resta solo

Girgis Giorgio Sorial nella conferenza stampa in cui ha dato del boia a Napolitano (LaPresse)

ROMA – Girgis Giorgio Sorial, deputato del Movimento 5 Stelle ha detto “Napolitano boia” e lo ha fatto in Parlamento. La novità è che questa volta un grillino esagera e resta solo. Per tutta la giornata il Movimento 5 Stelle è rimasto in un silenzio imbarazzato.

Il primo commento da M5S è stato quello del senatore Lorenzo Battista: “A prescindere delle opinioni politiche, non avere rispetto delle istituzioni, comprese le alte cariche dello Stato, per fare uno ‘strillo’ e avere la prima pagina, vuol dire coprire i pochi contenuti”.

Dagli altri partiti, Matteo Renzi ha parlato di “stupidità senza eguali” e a M5S ha rivolto un appello:

“Un deputato del M5S ha offeso il Presidente della Repubblica dandogli del boia. E’ un atteggiamento insopportabile e una forma di stupidità, prima ancora che di violenza verbale, che non ha eguali nella storia repubblicana. La solidarietà a Napolitano, innanzitutto. Ma anche – ha aggiunto Renzi – un appello ai (tanti) deputati e senatori per bene del movimento di Grillo. Non permettete che i toni assurdi di una parte dei vostri colleghi squalifichino il vostro lavoro. Che vi taglino fuori dalle riforme, come pure sta accadendo. Che vi impediscano di lavorare per il bene dell’Italia. Per uno che urla e sbraita, ci sono cinque, sette, dieci che in silenzio lavorano, e spesso lavorano bene. Perché continuare a tenere il Movimento 5 Stelle ostaggio di chi insulta e non provare finalmente a cambiare le cose?”

Francesco Storace ha fatto malignamente notare “ma come, dice boia in Parlamento e non gli fanno niente”, Barbara Saltamartini (M5S) ha invitato Grillo a prendere le distanze dal suo “imitatore” che in un “goffo tentativo” di emulare il suo maestra “ha passato il segno”.

Il maestro, ovvero Grillo, per il momento tace. L’impressione è che la scarsa padronanza che Sorial ha dimostrato della grammatica istituzionale nonché del lessico italiano (“boia” non si dice, non quando parli del presidente della Repubblica, no) imbarazzi anche il Movimento 5 Stelle.