Livorno, danni auto sindaco M5s Nogarin: “Non mi fermerete”

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2016 - 07:49 OLTRE 6 MESI FA

LIVORNO – Auto forzata, finestrino fracassato e computer di bordo rubato. In queste condizioni era ridotta la Passat del sindaco M5s di Livorno, Filippo Nogarin, parcheggiata sotto casa. Ma non di un banale furto sembrerebbe trattarsi: è la terza volta in una settimana che il primo cittadino resta vittima di simili atti. Prima gli avevano tagliato due gomme, dice, e poi aveva subito un tentativo di furto in casa.

Sulla sua bacheca Facebook il sindaco ha ringraziato per la vicinanza che in moltissimi gli hanno dimostrato:

“Di una cosa sono certo: se qualcuno pensava di intimidirmi e bloccare la nostra #rivoluzione5stelle tentando di intrufolarsi in casa mia e tagliandomi le gomme dell’auto, sappia che il suo tentativo è caduto nel vuoto”. E aggiunge: “Grazie a tutti per le centinaia di messaggi di solidarietà che mi state mandando”, ha aggiunto nel suo post il sindaco.

Solidarietà anche dal Blog di Beppe Grillo che pubblica anche una foto dell’auto devastata:

“Piena solidarietà a Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, che ha subito diversi dannegiamenti alla sua auto. Come già fatto notare in altri casi, il lavoro delle nostre amministrazioni incide sulla realtà producendo dei cambiamenti che non sono visti di buon occhio da chi ha interessi e posizioni di rendita. E lo manifestano vigliaccamente. Filippo: vai avanti e non fermarti, noi siamo con te! #ForzaNogarin!

Proprio oggi gli uomini della  Guardia di finanza di Livorno si sono presentati nei suoi uffici in Comune, per acquisire documentazione sia cartacea che informatica sui bilanci di Aamps, dal 2012 fino ad oggi, relativa all’inchiesta che le fiamme gialle stanno portando avanti da tempo sulla gestione dell’azienda partecipata al 100 per 100 dall’amministrazione.

Il sindaco Nogarin, che dal 2014 guida la giunta M5s, ha dato disponibilità totale ai militari per fornire tutta la documentazione richiesta. Di alcuni mesi fa la polemica per la decisione del sindaco di intraprendere il concordato dell’azienda per i rifiuti gravata da una pesante debitoria accumulata negli anni.