Berlusconi: “Fini e Casini le persone peggiori che ho incontrato. Punto al 40%”

Pubblicato il 23 Dicembre 2012 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi a “Porta a Porta” (LaPresse)

ROMA, 23 DIC – Berlusconi in un’intervista mattutina al TgCom, torna ad attaccare Fini e Casini, giudicate dall’ex premier “le persone peggiori che ho incontrato nella mia vita” . “Sul tradimento di Fini la ragione è ancora oscura. Casini mi ha sempre detto che sarebbe tornato davanti a un mio passo indietro, io ne ho fatti tre ma è sempre rimasto là, vicino alla sinistra e quindi ho dovuto ripresentarmi facendo un grande sacrificio e abbandonando una prospettiva che prevedeva la costruzione di ospedali per bambini, occuparmi dell’università della libertà e pensare al Milan”. Il premier ha poi spiegato (guarda video in basso) di voler rimontare nei consensi arrivando al 40 per cento dei consensi. 

Tra gli affondi non vengono risparmiati nemmeno Bersani e Grillo: “Il Pd ha avuto in Renzi la possibilità dell’introduzione della novità e, come io ho sperato, di trasformare il Pd in partito socialdemocratico. Si è visto invece prevalere i vecchi protagonisti e oggi ci troviamo di fronte Bersani, un vecchio boiardo del Pci”. Mentre sul comico genovese dice: “C’è una teoria in giro che dopo la scesa dalla scimmia all’uomo c’è la possibilità di una discesa dall’uomo alla scimmia, Grillo è lì a testimoniare la possibilità della realtà di questa teoria”.

A proposito del partito da lui fondato, il Pdl, Berlusconi spiega: “Abbiamo in mente un grande rinnovamento. Gli ex An in totale amicizia si stanno avviando a una nuova formazione politica che resterà nei moderati e che condividerà con noi i voti. Dall’altra ci sarà un immagine che ritornerà di più a Forza Italia. Coloro che rimarranno nelle liste non saranno più di un centinaio, mentre il 50% dei nomi lo prenderemo dal mondo del lavoro, un altro 20% dall’esperienza degli amministratori locali”.

Parlando di chi lo ha tradito e delle alleanze sfumate, Berlusconi spiega: “E’ facile tradire Berlusconi. Io vengo dal mondo dell’impresa e dello sport, mondi nei quali è difficile avere successo se non si sa fare squadra. Una cosa impossibile da addossarmi è quella di non saper fare squadra. Io non so dare ordini, ma so convincere. Con Bossi abbiamo avuto una collaborazione leale. Con Tremonti abbiamo avuto grandi divergenze ma sempre con un comportamento corretto. Casini e Fini sono le persone peggiori che ho incontrato nella mia vita. Sono traditori non miei, ma di chi li ha eletti. Sul tradimento di Fini la ragione è ancora oscura. Casini mi ha sempre detto che sarebbe tornato davanti a un mio passo indietro. Io ne ho fatti tre ma è sempre rimasto là vicino alla sinistra e quindi ho dovuto riprende tarmi facendo un grande sacrificio e abbandonando una prospettiva che prevedeva la costruzione di ospedali per bambini,occuparmi dell’università della libertà e pensare al Milan. E’ stato un sacrificio tornare al centro della politica politicante. Avevo nominato Alfano e so che diverrà un grande protagonista, ma i sondaggi hanno dimostrato che si è troppo legati alla mia immagine”.

Berlusconi rilancia l’appello: “Cambiamo la Costituzione per poter realizzare un Italia meno povera a cui tutti aspiriamo”. “Io non ho mai fatto critiche infondate alla signora Merkel, l’ho contrastata ed è questo perché sono caduto in un’area di non simpatia nei confronti suoi e di Sarkozy. Io rappresentavo e difendevo il mio Paese esprimendo giudizi negativi su proposte della Germania e di altri Paesi del Nord. Le proposte di austerità, avevo chiarissimo che erano proposte che se applicate ci avrebbero portato alla recessione. Avevo con me quasi tutti i nobel per l’economia  in tal senso.  Quando si applica a un’economia già in difficoltà una politica di austerità si diminuisce il Pil e un aumento del debito. E se queste imposizione vengono applicate da governi di questi paesi, non si rischia solo la recessione ma anche la guerra civile, ed è quello che è quasi successo in Grecia. Mi sono opposto quindi ai compiti in casa per la Grecia e mi sono opposto alla Tobin tax, ho detto di no al fiscal compact mettendo il veto dell’Italia e in una riunione ho sostenuto gli interessi dell’Italia”.

Continuando nell’analisi dei rapporti europei e del rapporto tra debito e Pil italiano, Berlusconi continua: “Bisogna dire che siamo a meno di cento nel rapporto debito Pil, perché per una norma cervellotica una norma dell’Unione Europa considera come Pil solo l’economia emersa, mentre da noi abbiamo un’economia sommersa molto rilevante. Non darà soldi all’erario e dobbiamo continuare la guerra all’evasione in maniera liberale e non come fatto da questo governo. Sommando le due economie si arriva duemila miliardi di Pil. Io mi offendo se mi si dà dell’antieuropeo. Io sono convinto che ci vuole più Europa unita, politicamente, sulle politiche monetarie e anche sulla difesa. Diverremmo una grande potenza militare paragonabile agli americani o ai russi. Bisogna pensare a un’Europa diversa da quella di oggi, non un’Europa dei burocrati, ma un’Europa vicina alla gente. Se vincessi, punterei a una rinegoziazione con l’Europa, perché se andassimo avanti col patto fiscale dovremmo togliere dall’economia 50 miliardi all’anno. Il Pil ne soffrirebbe e andremo al disastro”.

‘L’attuale Governo ha sbagliato nell’accucciarsi ai diktat europei – ha continuato Berlusconi – Ha sbagliato anche adottando una politica di austerità che messa in campo con un’economia già in difficoltàha portato a una diminuzione forte del Pil, a un aumento del debito pubblico, a un aumento terribile della disoccupazione, ha causato il crollo di mercati importanti come quello dell’edilizia, con l’Imu, che ha prosciugato le tredicesime e sballato i bilanci di molte famiglie. Si e’ arrivati – ha concluso Berlusconi – a una pressione fiscale che e’ la piu’ alta in Europa”.

Berlusconi al TgCom 24: “Punto al 40 per cento dei consensi” (video da Repubblica Tv):