Berlusconi, Ruby ter spostato a Milano: la difesa ricorre in Cassazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2017 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, processo Ruby ter spostato a Milano: avvocati fanno ricorso in Cassazione

Berlusconi, processo Ruby ter spostato a Milano: avvocati fanno ricorso in Cassazione (Nella foto Ansa, Giovanna Rigato)

ROMA – Gli avvocati difensori di Silvio Berlusconi, Franco Coppi e Federico Cecconi, hanno depositato un ricorso in Corte di Cassazione contro il nuovo trasferimento da Treviso a Milano degli atti del procedimento stralcio dell’indagine Ruby ter che vede l’ex presidente del Consiglio imputato per corruzione in atti giudiziari.

E’ stato un “provvedimento abnorme” quello di ritrasferire da Monza e Treviso a Milano gli atti del processo, sostengono gli avvocati Coppi e Cecconi, in un ricorso depositato in Cassazione, secondo il quale i pm trevigiani e brianzoli non avrebbero potuto restituire ai giudici milanesi, come invece hanno fatto nei mesi scorsi, le ‘carte’ relative a Giovanna Rigato (Treviso) e Aris Espinosa ed Elisa Toti (Monza), senza passare dal vaglio di un gip.

Un giudice di Monza e uno di Treviso, questo sostengono i due legali, avrebbero dovuto fissare un’apposita udienza per dichiarare l’incompetenza territoriale e rimandare gli atti nel capoluogo lombardo. Cosa che invece non è avvenuta. La Suprema Corte non ha ancora fissato la data per trattare la questione e decidere se ci sia stato o meno un errore procedurale e disporre l’azzeramento della trasmissione dei fascicoli in modo da ripeterla.

Lo ‘spacchettamento’ dell’inchiesta e la trasmissione dei vari stralci in tutta Italia per competenza territoriale era stata disposta dal giudice per l’udienza preliminare di Milano Laura Marchiondelli nell’aprile dell’anno scorso.

I fascicoli sulle tre ospiti delle serate hot ad Arcore, coimputate con Berlusconi, erano stati mandati a Treviso e Monza. La Procura di Milano ne aveva poi chiesto la restituzione in base alle successive dichiarazioni rese ai pubblici ministeri Tiziana Siciliano e Luca Gaglio dal ragioniere Giuseppe Spinelli, il contabile di fiducia dell’ex premier, in quanto avrebbero dimostrato che gli ultimi pagamenti sarebbero avvenuti proprio nel territorio di competenza della magistratura milanese.

Intanto il processo a carico del leader di Forza Italia riprenderà il 3 luglio e potrebbe essere riunito a quello nei confronti di altri 23 imputati, tra cui Ruby e altre ‘olgettine’, accusate di aver ricevuto denaro e regali dal Cavaliere in cambio del loro silenzio sulle feste a villa San Martino.