Berlusconi, servizi sociali dove? Guerra tra onlus

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2013 - 19:54 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi: guerra tra Onlus per accaparrarsi i suoi servizi socialiROMA – Rifugiati, senzatetto, assistenza ai tossicodipendenti… E’ scattata ufficialmente la competizione tra le onlus per accaparrarsi i servizi sociali di Silvio Berlusconi. Entro la metà di ottobre l’ex premier dovrà chiedere formalmente l’affidamento in prova ai servizi sociali dopo la condanna al processo Mediaset.

Il primo a a muoversi è stato Mario Capanna che ha invitato Berlusconi a rendersi utile nella fondazione “Diritti genetici” da lui fondata. Quindi il Centro Astalli per i rifugiati ad appena 300 metri di distanza dal portone romano di Palazzo Grazioli. Ci sono stati anche contatti, su indicazione di Marco Pannella, con le due associazioni gestite dai Radicali a Roma “Nessuno Tocchi Caino” e “Non c’è pace senza giustizia” oltre alla “Associazione Italiana Vittime di Malagiustizia”.

Cesare Balbo per Il Sole 24 Ore riporta quindi le altre onlus pronte ad accogliere i servizi di Berlusconi:

Milano si è proposta con i “City Angels”, che assistono i senza tetto, e soprattutto con Don Mazzi, storico fondatore della comunità di recupero per tossicodipendenti “Exodus”. E’ l’unico ad avere anche esplicitato un “progetto personalizzato” e ad avere una certa esperienza con uomini di grande notorietà, si è occupato di Lele Mora durante l’affidamento ai servizi sociali, che possono anche sconvolgere la vita della Comunità.

Nel caso di Berlusconi il problema è ancora più rimarcato dalla presenza degli uomini della scorta, in media una ventina, fatto che potrebbe anche essere un elemento per consentire a Berlusconi di svolgere anche dalla sua residenza un lavoro di pubblica utilità. Don Mazzi da poco rientrato in Comunità Exodus dopo essersi occupato del Capitolo dell’Ordine, conferma il suo interesse ad avere “Silvio tra i miei ragazzi, non per una atto di pura espiazione quanto per adoperarmi alla sua redenzione”.