Berlusconi: “Spread, che ce ne frega?”. E: “Il condono fa pagare le tasse”

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 - 10:41| Aggiornato il 16 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lo spread? “Non ce ne può importare di meno”. Il condono? “Fa pagare le tasse a chi non le aveva pagate”. Se il Festival di Sanremo diventa la Festa dell’Unità credo che la metà degli italiani non pagherà il canone”.

Silvio Berlusconi rispolvera i vecchi cavalli di guerra. Lo spread “imbroglio” è liquidato ancora una volta: ”Gli italiani non devono preoccuparsi dello spread perché è la differenza tra quello che deve pagare la Banca d’Italia su titoli di prima emissione e quello che paga la banca tedesca, e non ce ne può importare di meno”, come a dire: si tratta solo di una sottigliezza economica che non riguarda i comuni cittadini.

A Uno Mattina, su Rai Uno, il leader del centrodestra ha tessuto le lodi del condono, altro suo cavallo di battaglia da anni: “Il condono fa pagare le tasse a chi non le aveva pagate. La sinistra continua a parlare di evasione e fa solo pagare le tasse ai contribuenti onesti. Io sono convinto, se faremo la riforma fiscale che porta le tasse dalle persone alle cose, che lì con una modificazione netta sia necessario un condono tombale”.

Berlusconi torna su tutti i temi della sua campagna elettorale: “Restituiremo l’Imu come risarcimento” e attacca Monti: “La lotta all’evasione noi l’abbiamo raddoppiata già dal 2008, e nel 2011 abbiamo ottenuto 12,7 miliardi, il governo dei tecnici ha fatto meno bene di noi, si è fermato a 12 miliardi, e utilizzando metodi che hanno danneggiato le imprese”.

L’ex premier esclude una manovra aggiuntiva e punta a tagliare gli stipendi degli impiegati pubblici: “Gli stipendi degli impiegati pubblici si possono tagliare del 3% perché quando dieci vanno in pensione, poi ne vengono riassunti quattro e non dieci. Non è una cosa superficiale, abbiamo fatto uno studio serio su ogni filone di spesa. Secondo noi non c’è assolutamente bisogno di una manovra aggiuntiva. Abbiamo per molti mesi studiato la situazione dei conti pubblici e delle nostre spese c’è assolutamente bisogno di abbassare le tasse per uscire da una recessione che ci attanaglia e che è colpa di questo governo tecnico che in 13 mesi è riuscito a fare cose incredibili”.

Berlusconi critica ancora il Festival di Sanremo: ”Io penso che la decisione della Rai sia sbagliata perché non ci voleva niente a spostarlo di due settimane. Se il festival di Sanremo diventa la festa dell’Unità credo che il 50% degli italiani non pagherà il canone”.