Indulto-Amnistia: tre leggi salva-Berlusconi pronte fra Camera e Senato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2013 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Indulto-Amnistia: tre leggi salva-Berlusconi pronte fra Camera e Senato

Indulto-Amnistia: tre leggi salva-Berlusconi pronte fra Camera e Senato

ROMA – Amnistia e indulto non sono provvedimenti salva-Berlusconi? Forse l’amnistia no, ma l’indulto sì, perché condona la pena. E se verrà approvato l’indulto, ci sono già pronti tre disegni di legge fra Camera (uno) e Senato (due) che salverebbero Berlusconi cancellando le pene accessorie. Spiega Antonella Mascali sul Fatto Quotidiano:

«Un progetto è stato presentato dai senatori democratici Luigi Manconi, Paolo Corsini e Mario Tronti nonché da Luigi Compagna, senatore del gruppo misto. Già nella precedente legislatura, Compagna, come senatore del Pdl, provò a inserire un emendamento “salva Silvio” alla controversa modifica del reato di concussione contenuta nella legge Severino. Il disegno di legge su amnistia e indulto, presentato al Senato il 15 marzo scorso, prevede l’amnistia per tutti “i reati commessi entro il 14 marzo 2013 per i quali è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni”. Per quanto riguarda l’indulto “è concesso nella misura di tre anni in linea generale e di cinque per i soli detenuti in gravi condizioni di salute”. Ed ecco la postilla fatta a misura di Berlusconi, per la condanna Mediaset: “È concesso indulto, per intero, per le pene accessorie temporanee, conseguenti a condanne per le quali è applicato anche solo in parte l’indulto”.

Un altro ddl fotocopia è a sola firma Manconi-Compagna. Anche alla Camera c’è un progetto di legge che prevede le pene accessorie temporanee indultabili, l’ha firmato il deputato del Pd, Sandro Gozi».

Le parole indulto e amnistia comunque suonano dolci alle orecchie di Berlusconi, che ha già beneficiato dell’indulto del 2006 come dell’amnistia del 1990:

«Dunque, se dovesse esserci l’indulto, così come previsto da questi testi, per Berlusconi la pena per frode fiscale sfumerebbe. Non solo quella principale, già ridotta all’osso dall’indulto del 2006 (dei 4 anni inflitti ne dovrà scontare solo 9 mesi) ma anche la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici, inizialmente stabilita a 5 anni, ma che, dopo la sentenza della Cassazione, dovrà essere ricalcolata dalla Corte d’Appello di Milano il prossimo 19 ottobre: potrà infliggere da un minimo di un anno a un massimo di tre anni, sulla base della normativa tributaria. L’interdizione sarà definitiva probabilmente entro l’anno, amnistia e indulto permettendo. Berlusconi, già nel 1990 ha beneficiato di un’amnistia che ha azzerato un procedimento per falsa testimonianza sulla sua iscrizione alla P2 di Licio Gelli».