Luca Risso a Berlusconi: “A me e Ruby soldi per andare via e non testimoniare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2015 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA
Luca Risso a Berlusconi: "A me e Ruby soldi per andare via e non testimoniare"

Luca Risso a Berlusconi: “A me e Ruby soldi per andare via e non testimoniare” (foto Lapresse)

MILANO – Luca Risso chiese a Berlusconi “quanto promesso” e scrisse che Maria Rosaria Rossi diede a lui e Ruby i soldi per andare via prima che la ragazza testimoniasse nel processo a carico di Berlusconi. Risso, ex fidanzato di Ruby, avrebbe scritto una lunga lettera a Berlusconi. Lettera depositata al tribunale di Milano che indaga sull’inchiesta Ruby Ter. L’Ansa ne rivela i contenuti.

“Si ricorderà che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perché era pericoloso, perché andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere”. La lettera integrale, scrive l’Ansa, è stata depositata tra gli atti dell’inchiesta Ruby ter in cui l’ex premier, la stessa marocchina, e oltre 20 ragazze e l’avvocato Luca Giuliante sono indagati per corruzione in atti giudiziari.

Nella lettera, che risale al periodo in cui i rapporti tra Ruby e l’ex compagno erano arrivati a un punto di rottura, Risso non solo chiede al leader di Forza Italia di ricordarsi “di quello che mi promise, e perlomeno mi aiuti come può” ma gli ricorda anche alcuni consigli che gli diede in precedenza. “Le dissi di dargli meno soldi – prosegue la missiva – e tagli più piccoli e magari di avvalersi dell’aiuto di Giuliante visto che io ormai ero fuori gioco. E comunque qualsiasi cosa fosse accaduto, i soldi a Ruby li davo io… cosa che anche Ruby doveva dire”.

Prosegue l’Ansa: “La mia vita lavorativa prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio”. E’ un altro passaggio della lettera di cinque facciate scritta da Luca Risso.

Risso, indagato invece per riciclaggio, nella lettera ricorda quel che sarebbe accaduto per evitare che Ruby, alla fine del 2012, si presentasse in aula a deporre come parte offesa al processo di primo grado in cui l’ex Cavaliere era imputato per concussione e prostituzione minorile. Processo per cui dopo una condanna a sette anni di carcere inflitta dal Tribunale il leader di Forza Italia è stato assolto in appello e in Cassazione. “Così, dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico – prosegue la missiva – e io fui costretto a vendere anche l’ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nora, che mi ha pagato con un assegno vuoto!!)”.

Scrive ancora l’Ansa: “L’intervista ad effetto” a Ruby andata in onda su Rete4 qualche giorno prima della sentenza con cui il Tribunale di Milano aveva condannato Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere e la conferenza stampa-show della marocchina davanti al Tribunale di qualche mese prima sarebbero state proposte da Luca Risso e poi ‘costruite a tavolino’. E’ quel che emerge dalla lettera. “Io come ben si ricorderà – si legge nella lettera – mi sono messo a sua disposizione per qualsiasi cosa, sapendo entrambi che avevamo a che fare con un ragazzina scapestrata da seguire attentamente”. “Spero si ricordi anche della riunione a casa sua dove, con il dott. Toti e il sen. Messina, le proposi una intervista ad effetto con Ruby, che poi registrammo su Eete 4. E anche quando le dissi che era necessario un atto molto forte di Ruby e decisi con lei di mandare Ruby davanti al tribunale con il cartello per difendere se stessa e Lei… e attaccare i magistrati. Si ricorderà – conclude il passaggio della missiva – l’effetto che ha avuto sui media”.