Tentazione Pdl salva-Berlusconi: depenalizzare i reati tributari

di Elisa D'Alto
Pubblicato il 12 Novembre 2013 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – “Revoca della sentenza in caso di abrogazione della norma incriminatrice”. E’ in questo articolo, il 673, del codice di procedura penale che potrebbe nascondersi la salvezza di Silvio Berlusconi se venisse depenalizzato il reato di frode fiscale (articolo 2 del decreto legsilativo del 10 marzo 2000).

L’obiettivo al quale starebbe lavorando il Pdl è preciso, chirurgico: depenalizzare la frode fiscale tramite decreto legislativo. Cosa che, visto quello che recita il codice di procedura penale, troncherebbe di netto gli effetti della recente condanna Mediaset contro Berlusconi. Condanna annullata, reato estinto, fedina penale tornata pulita. Addio decadenza, addio incandidabilità.

Il progetto è tutto in salita, va detto. Sarebbe una legge ad personam talmente sfacciata da far sembrare impossibile che qualcuno ci stia lavorando davvero, ma Repubblica ne parla, con dettagliato articolo a firma di Liana Milella. Qualche indizio che dalle parti del Pdl i lavori siano in corso, c’è.

Secondo Repubblica il Pdl vorrebbe accelerare i tempi della legge sulla delega fiscale, in discussione alla commissione Finanze del Senato. Basta, nella legge, un cenno generico a rivedere le norme che regolano l’evasione fiscale per poi completare l’opera tramite decreto legislativo o lavorando all’interno della legge di stabilità da approvare. Ci starebbero lavorando Renato Brunetta e Daniele Capezzone. Proprio quest’ultimo ne ha parlato dopo l’audizione in commissione del comandante generale della GdF, il quale avrebbe sottolineato la necessità di utilizzare meno le sanzioni penali per le dichiarazioni infedeli e più quelle amministrative.

Dichiarazione infedele non vuol dire frode fiscale e infatti Capezzone e Brunetta prendono le distanze dicendo che “il regime penale per i comportamenti più gravi non sarà cambiato”. Senza contare che il Pdl, per far passare una mossa del genere, avrebbe bisogno di un’ampia maggioranza. Progetto in salita, insomma, e molto ambizioso. Ma a quanto pare per niente utopico.