Videomessaggio Berlusconi in tv, e adesso? Missione compiuta, in parte

di Emiliano Condò
Pubblicato il 19 Settembre 2013 - 06:21 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi, il videomessaggio

Silvio Berlusconi, il videomessaggio

ROMA – Diciassette minuti e qualche secondo: il videomessaggio di Silvio Berlusconi annunciato, ritirato, sventolato e modificato alla fine è arrivato sulle tv. E’ arrivato con precisione “scientifica”: un paio d’ore prima dei Tg della Sera, il tempo di vederlo, valutarlo, montare qualche servizio e decidere come usarlo. Ma come lo hanno usato le tv? E soprattutto, Berlusconi ha ottenuto il risultato sperato, quello di se non oscurare almeno marginalizzare l’impatto del voto in giunta al Senato?

A guardare i tg della sera la missione di Berlusconi sembra riuscita in parte. Il videomessaggio, complice il voto sulla decadenza in Giunta che arriverà solo due ore dopo, si guadagna con qualche eccezione l’apertura dei Tg della Sera. Identici, nell’impianto, Tg1 e Tg2: apertura su Berlusconi e subito dopo la risposta di Gugliemo Epifani.

Ma entrambi i Tg tagliano le parole dell’ex premier: il Tg1 si limita a un paio di minuti di servizio, con solo l’inizio e la conclusione del messaggio. Il Tg2 dedica a Berlusconi un servizio ampio, di oltre 4 minuti. Ma del video va in onda solo un piccolo estratto: il resto del servizio è dedicato alla giornata di preparazione e al lavoro sui contenuti. Quindi è la volta di Epifani, con un servizio di un paio di minuti.

Decisamente diverso il trattamento Mediaset. Il Tg5, in edizione oversize, fa reverenza e trasmette il servizio integrale in apertura. Tutti e 17 i minuti. Agli altri restano le briciole. Idem per Studio Aperto delle 18:30 e per il Tg4 in “Edizione speciale”: 17 minuti integrali e non commentati di Berlusconi.

Chi non mostra entusiasmo per il videomessaggio è Enrico Mentana che sceglie, e lo dice ai suoi telespettatori, di non dedicare al Cavaliere l’apertura del Tg La7 delle 20. Sgarbo? Il diretto interessato dice di no eppure il cronometro sembra in parte smentirlo. Per vedere un pezzetto di Berlusconi parlante bisogna attendere le 20:14. Prima il Tg parla di Iva, Imu, persino di Fed. Quindi il servizio su Berlusconi seguito subito dopo da un altro servizio sui “videomessaggi” dal 1993 a oggi. Un modo come un altro per dire che forse basta così.

La7 si conferma non esattamente entusiasta del messaggio anche in prima serata. In onda va la “Gabbia” di Gianluigi Paragone. E il conduttore ex Rai2 spiega secco a un militante dell’Esercito di Silvio: “Non lo trasmettiamo, è il solito messaggio di Berlusconi”. Il resto della puntata è su euro, impresa e banche. Per Paragone, insomma, Berlusconi è già il passato.

Qualcosa di più, ma appena qualcosa, si intravede su Rai2 dove va in onda Virus. Il videomessaggio fa capolino in copertina: ma anche qui la scelta è altra: lavoro, fabbriche che chiudono, Ilva.

E Bruno Vespa? Il videomessaggio c’è, non integrale. Ma c’è molta più Giunta: quando Porta a Porta va in onda al Senato si è appena consumato il prevedibile strappo. In studio c’è il presidente Dario Stefano. E il videomessaggio è qualcosa di superato dalla cronaca. Anche per quei 17 minuti: troppo per un tg “normale” e troppo anche per un programma di approfondimento politico.

Berlusconi ci ha lavorato “a strati”: tagliando, aggiungendo, modificando. Raccontano i tg che la mattina della messa in onda abbia richiamato tutto lo staff per rifare il look al video.  Ne è venuto fuori forse il “meno televisivo” dei suoi messaggi: sbagliato nella lunghezza, ibrido nei contenuti, difficile da collocare nei palinsesti. “Schiacciato” ma questo era prevedibile, da quel 15-1 in Giunta che lo avvicina alla decadenza dalla carica di senatore.