Accordo con Berlusconi su Marini, suicidio del Pd. Chi consiglia Bersani?

Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 01:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Guardando cosa ha deciso Pier Luigi Bersani, ovvero mettersi d’accordo con Silvio Berlusconi sul nome di Franco Marini, viene da chiedersi chi lo sta consigliando. O chi si è impossessato della sua anima. Ha ragione Sandra Zampa: ”E’ un suicidio, neanche assistito del partito”. Ed è proprio così.

Finora Bersani era riuscito a tenere il partito più o meno compatto (almeno all’apparenza) dietro la sua caparbietà/ostinatezza di andare avanti con il “piano A”, che recitava “niente accordi con Berlusconi”. Una linea che seppure non portava da molte parti in fatto di governo (visto che Grillo ha sempre risposto con un “vaffa” a tutte le moine di Bersani) almeno riusciva a salvare il partito dalla morte clinica.

Quale elettore di centrosinistra potrebbe accettare realmente un accordo con Berlusconi? Di certo non la maggiornaza del Pd. Questo Bersani lo sa e infatti ha insistito nella liste nel “niente accordi”. Ma adesso cosa gli è successo? Ha a portata di mano un candidato del M5s come Stefano Rodotà, da sempre uomo vicino al Pd, che è un buon nome. E invece di appoggiarlo, si va a cercare l’accordo con Berlusconi.

Ma perché? Per ripicca contro chi non ha voluto fare accordi per il governo? Bene, allora si proponga Romano Prodi, e vediamo cosa fanno i 5 stelle. Ma Marini… è un puro suicidio. Dice bene Luca Telese su Twitter rispondendo a Maurizio Gasparri: “Avete messo ko il centrosinistra votando uno di loro, Berlusconi genio“.