Bankitalia-porcata: peggio Beppe Grillo e M5s o…Laura Boldrini?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Gennaio 2014 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA
Bankitalia-porcata: peggio Beppe Grillo e M5s o...Laura Boldrini?

Laura Boldrini applica la tagliola e i deputati M5s scatenano la bagarre in Aula (foto Ansa)

ROMA – Sono i grillini del Movimento5Stelle di Beppe Grillo la vera pietra dello scandalo? Tanti indizi portano a loro, per le oscenità dette, per le piccole o grandi violenze attuate.

Ma la risposta sarà ben diversa, se uno si chiede, davanti a uno specchio solo o sola in una stanza chiusa, cosa sia più osceno e anti democratico tra le gazzarre dei seguaci di Beppe Grillo e quello che le Larghe Intese hanno prodotto mercoledì sera nell’aula della Camera dei Deputati.

Quanto verificatosi è solo un pallido anticipo di quanto accadrà nella prossima legislatura con Berlusconi trionfatore grazie alla riforma elettorale di Denis Verdini travestito da Matteo Renzi.

Ricordiamo i fatti. La Camera doveva confermare l’approvazione del decreto legge che non ha fatto pagare la Imu per il secondo semestre 2013, culmine di una serie di sciocchezze e demagogia di bassa lega parto di Berlusconi che alla fine ci costerà molto più caro.

La Camera doveva approvare una autentica porcata, il regalo agli azionisti delle grandi banche ricapitalizzate per legge con l’oro della Banca d’Italia invece che con i loro soldi. Loro sta per Fondazioni bancarie, strumento con cui i potere politico continua a tenere il controllo delle banche avendo finto di picatizarle.

L’operazione era stata criticata da più parti, in Europa e in America e si sapeva che avrebbe trovato resistenza anche in Parlamento. Da qui l’idea di prendere in ostaggio la Imu. Volete che non si paghi? ha chiesto il Governo ai partiti. Approvate anche l’operazione Banca d’Italia; cosa che poi, vista la sovrapposizione di interessi descritta sopra, era anche nell’interesse dei partiti stessi.

Solo Beppe Grillo dei grossi non ha aderito e i suoi alla Camera si sono adeguati, prima con una sfilza di emendamenti che minacciavano da fare scivolare la approvazione del decreto oltre il limite.

Poi, dopo che la sempre più improbabile presidentessa della Camera Laura Boldrini ha optato per una pratica anti ostruzionismo che alcuni dicono illegittima e che comunque era talmente inusuale da non essere mai stata messa in atto da che l’Italia diventò Repubblica, si sono scatenati.

Difficile dire che tutto,il torto sia il loro e la ragione sia tutta dalla parte dei sepolcri imbiancati che rappresentano i partiti in Parlamento.

C’è invece da cominciare a pensare che Beppe Grillo e i suoi squadristi diano fisicità a un sentimento di esasperazione, per non dire di frustrazione e disperazione sempre più diffuso in tutti i gruppi e classi sociali, di fronte alla cecità e alla protervia del sistema.