Selvaggia Lucarelli: “Laura Boldrini, principessa sul pisello”

Pubblicato il 5 Maggio 2013 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
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Selvaggia Lucarelli vs Laura Boldrini

Laura Boldrini dà la sensazione di essere una donna confusa, che attraversa un momento di “poca lucidità”, “inghiottita” da un

“vortice di controindicazioni che un incarico pubblico e la conseguente popolarità si portano dietro”.

Per fortuna che Selvaggia Lucarelli dice di stimare Laura Boldrini e ammirarne il percorso e le battaglie perché, se non lo dicesse le parole che precedono, pubblicate sul quotidiano Libero, sarebbero qualcosa di più di una forte stroncatura, che peraltro si aggiunge a una polemica innescata da parole un po’ azzardate dette dalla stessa Laura Boldrini in una intervista a Repubblica:

Questo spiega, secondo Selvaggia Lucarelli, il fatto che Laura Boldrini

“non riesca mai a dare il famoso nome giusto alle cose, ma che le cose, le marchi puntualmente col timbro sbagliato o le infiocchetti con un’enfasi inappropriata e l’immancabile spruzzata di retorica abbinata alla faccia contrita e la voce sofferente che la rendono pericolosamente somigliante alla goffa Charlotte di Sex and the city”.

[…]

“I primi nomi sbagliati alle cose li ha dati con Luigi Preiti. Va bene l’empatia col Paese, va bene l’umanità, la solidarietà con la classe debole e sfiduciata, va bene pure la demagogia low cost da cui i politici attingono ma scomodare i concetti di «emergenza sociale» e «vittime che diventano carnefici», per confezionare un movente sociale a un delinquente più preoccupato delle risposte di un videopoker che di quelle dello Stato, mi è parsa una forzatura retorica e involontariamente ingiusta.

“Ma il presidente della Camera, sbaglia ancora di più a dare il nome alle cose, nella questione che riguarda il web. Quello che le capita (gli insulti, le minacce, il fotomontaggio della sua faccia sul corpo della nudista) non le capita perché, come da lei dichiarato «quando una donna riveste incarichi pubblici si scatena contro di lei l’aggressione sessista e che sia semplice innocua , gossip o violenta, assume sempre la forma di minaccia sessuale».

“Le capita perché il web è il far west e il fatto che lei lo scopra oggi, solo per questioni che la toccano da vicino, è abbastanza sconcertante. Chiunque abbia una minima confidenza con social, forum, blog e qualsiasi spazio virtuale in cui anche l’ultimo dei subumani ha diritto di parola, sa bene che minacce, insulti, turpiloquio, ferocia verbale e imbecillità varie ed assortite sono il pane quotidiano.

“Sa bene che non è un problema di sessismo (e qui la Boldrini sbaglia ancora parola). È un problema più irrimediabilmente cosmico, trasversale e universale: si chiama ignoranza”.

A questa ignoranza,

“alimentata da frustrazioni varie, invidia sociale, megalomania da anonimato, odio classista, imbecillità pura e distillata”

sono riconducibili non solo

“il fotomontaggio di Laura Boldrini stuprata da un nero”

ma anche

Berlusconi impiccato a un albero, le minacce di morte a Alessia Marcuzzi per il Grande fratello, a Rudy Zerbi per Amici, è riconducibile sempre e solo a quella parola”.

Andando contro corrente, specie quella degli ultimi giorni dopo le parole di Laura Boldrini a Repubblica tanto contestate, Selvaggia Lucarelli sostiene che si

“dovrebbe cominciare a parlare pure di maschicidio, oltre che di femmicidio (che è una piaga, ma la cui linfa non è il web, mi creda signora Boldrini)”.

E poi ancora si chiede

“dove fosse Laura Boldrini, una donna abituata a pensare alla comunità, ai deboli, agli invisibili, quando la ferocia del web e dei commenti spietati su facebook spingevano al suicidio la quindicenne di Novara o il ragazzino gay di Roma. Sono cose che si dovrebbero sapere, che si rivestano o no incarichi pubblici. Mi chiedo come mai si renda conto solo oggi, di cosa sia il web. Di quanto possa essere uno strumento meraviglioso, ma anche barbaro e incivile”.

Segue una domanda che un po’ tutti si sono fatta, specie quelli che si sono visti arrivare la polizia in casa per un fotomontaggio con una bella donna nuda:

“Mi chiedo ora se gli inquirenti e la polizia postale, che hanno provveduto a rimuovere le minacce, gli insulti e i fotomontaggi a lei dedicati, saranno altrettanto solerti e rapidi nell’agire per difendere serenità, moralità e dignità degli altri milioni di italiani e italiane in balia del web. Perché le leggi esistono. Esistevano pure prima”.