Boldrini, Landini, Bersani, Vendola: al circolo di Previti cena rossa

Pubblicato il 24 Novembre 2014 - 07:12 OLTRE 6 MESI FA
Cena gauche: non alla mensa della Fiat di Cassino, ma nella sala da pranzo della Canottieri Lazio.

Cena gauche: non alla mensa della Fiat di Cassino, ma nella sala da pranzo della Canottieri Lazio.

ROMA – Laura Boldrini, Nichi Vendola, Maurizio Landini, Pierluigi Bersani raccolti a festeggiare i 60 anni di Ciccio Ferrara, ex Fiom e ora deputato di Sel al Circolo Canottieri Lazio, che vanta tra i suoi past president Cesare Previti e dove difficilmente un operaio potrebbe entrare, se non dalla porta di servizio: può sembrare una scena da film di Buñuel. Invece è successo, mercoledì 19 novembre, fissando una nuova frontiera nella lotta di classe all’italiana.

In quei circoli che si susseguono sulla riva sinistra del Tevere, poco oltre il Ministero della Marina, quello con le due gigantesche ancore piantate davanti al portone, uno non si stupirebbe se vedesse aggirarsi Ciano o Farinacci. Lì si pagano fee di ingresso pari allo stipendio annuale di un metalmeccanico e per la quota annuale gli 80 euro farebbero ben poco. Vederci una sfilata di compagni di quel calibro fa lo stesso effetto di quando il macellaio incrocia due coltelli e fa scorrere le lame.

La cronaca della cena è affiorata sulle pagine del Messaggero di Roma sabato 22 novembre a opera di Nino Bertoloni Meli:

“Attorno a un tavolo leggermente rettangolare, si ritrovano: la presidente della Camera, Laura Boldrini; al suo fianco sinistro, l’ex leader del Pd,
Pierluigi Bersani; segue Maurizio Landini, l’unico in maglione; subito dopo, Maurizio Migliavacca, l’ombra di Bersani ai tempi di Pierluigi; quindi Nicola Fratoianni, dirigente in ascesa dentro Sel, con gentile signora Elisabetta; e per finire, Nichi Vendola, leader di Sel, con il compagno Eddy Testa. L’occasione, i 60 anni di Ciccio Ferrara, consigliere e uomo ombra molto ascoltato da Nichi il rosso, un passato da sindacalista Fiom assai prima di Landini, ora deputato vendoliano.
“Il tavolo d’onore della festa a tratti si divide per due, con il leader Fiom che si ritrova a confabulare fitto con l’ultimo leader del Pd prima dell’avvento di Matteo Renzi. Uno scambio di opinioni, uno sguardo allo sciopero generale, nonché ai futuri assetti di corso d’Italia, con un convitato di pietra fisso: Renzi”.

La notizia, lanciata in rete da Dagospia, è un “assist” per il Giornale, dove Andrea Cuomo elabora:

“Un tempo c’era la sinistra al cachemire. Oggi c’è quella caviale&champagne. Che trama alle spalle di Matteo Renzi in uno dei circoli più esclusivi della capitale, il Canottieri Lazio. Un luogo fondato nel 1923 e da sempre ritrovo di quella Roma tutta sauna e parcella, calcetto e potere. Un posto che ha avuto per ben due volte come presidente Cesare Previti. Per dire. E che lo mercoledì scorso proponeva ai suoi soci, per l’appunto, una cena Caviale e Champagne. Sempre per dire.
Proprio qui, in questo bastione dell’aristocrazia senza nobiltà della capitale, luogo dove di falci non ce ne sono e dove i martelli servono solo per battere i chiodi,  ha festeggiato i suoi primi sessant’anni Francesco «Ciccio» Ferrara, baffuto deputato di Sel, ex sindacalista Fiom.

La serata, raccontata dal Messaggero, si è trasformata in un vero raduno della sinistra dura e pura, quella che polemizza un giorno sì e l’altro pure con l’altra sinistra, che abita i palazzi del potere.

Naturalmente non c’è nulla di male. Una cena chic non si nega a nessuno, parbleu. Nessuno pretende che la sinistra vada a cena per forza dal «re della mezza porzione», come gli spiantati di C’eravamo tanto amati.

E poi siamo abituati da anni alle contraddizioni di certi esponenti della sinistra che a parole stanno dalla parte dei metalmeccanici, e nei fatti dalla parte dei canottieri. Però certo strappa un sorriso pensare che nelle eleganti sale con vista Tevere del circolo possano esser stati messi a punto gli ultimi particolari sullo sciopero generale del prossimo 12 dicembre: uno Snobs Act contro il Jobs Act.

Raccontano che Landini e Bersani fossero seduti l’uno accanto all’altro, uno con il solito maglione l’altro con la sua tranquilla eleganza. E che i due, legati da una lunga simpatia, abbiano ridisegnato nel corso della serata, tra un crudo di pesce e uno Chardonnay siciliano (passione del festeggiato), la nuova silhouette della multiforme galassia antirenziana della sinistra”.