Caso Ablyazov, Eugenio Scalfari: “Alfano non si dimette, ha Berlusconi dietro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2013 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Caso Ablyazov, Eugenio Scalfari contro Alfano: "Non può restare"

Caso Ablyazov, Eugenio Scalfari contro Alfano: “Non può restare” (foto LaPresse)

ROMA – Eugenio Scalfari, sulle colonne di Repubblica.it, si schiera pubblicamente contro Angelino Alfano. Secondo lui Alfano non si dimetterà perché c’è Berlusconi a dargli man forte.

Ecco alcuni estratti dell’editoriale di oggi 19 luglio 2013, scrive:

“Alfano non si dimetterà da ministro dell’Interno e da vicepresidente del Consiglio nonostante l’immane pasticcio di cui è responsabile per l’espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua e la sua consegna al regime dittatoriale del Kazakistan. Non si dimetterà perché Berlusconi lo incoraggia a restare al suo posto, Enrico Letta cerca di evitare la crisi di governo che avverrebbe qualora il premier sconfessasse il suo vice e il Pd ha dal canto suo le medesime preoccupazioni.

Il partito democratico è pressoché unanime nel considerare Alfano responsabile di quanto è avvenuto, sia che ne fosse al corrente, sia che (come lui afferma) fosse stato tenuto all’oscuro dai suoi più intimi collaboratori; ma il gruppo dirigente ha invece deciso, sia pure turandosi il naso, di non votare la sfiducia ad Alfano per evitare una crisi di governo con conseguenze nefaste sull’economia, sui mercati, sulla credibilità italiana in Europa che il pasticcio kazako ha comunque fortemente indebolito.

La conseguenza di questi fatti, che messi insieme determinano un vero e proprio evento politico, sarà comunque una crisi profonda del governo e del Pd, la cui base è in gran parte profondamente scontenta di quanto è accaduto e soprattutto di quanto non è accaduto, con tutte le conseguenze che questo scontento provocherà. […]

Personalmente – oltre a condividere pienamente queste valutazioni – penso che non sia nell’interesse politico di Berlusconi la prova di forza sul caso Alfano.

Conosco Berlusconi da quarant’anni. Siamo stati concorrenti quando era semplicemente un imprenditore televisivo. Amici mai, già allora troppe cose ci dividevano, interessi e valori; ma conoscenti sì, fino alla sua entrata in politica. Da allora non ci siamo mai più né visti né parlati. Ma ora, in quest’occasione, ritengo opportuno fargli presente che i suoi interessi (non parlo di quelli generali sui quali abbiamo opposte valutazioni) dovrebbero consigliargli di far ritirare Alfano dal governo e sostituirlo con altra persona di sua fiducia e più adatta a ricoprire gli incarichi governativi che gli spettano. L’attuale ministro dell’Interno riaffermi pure la sua “innocenza” nel caso kazako; Letta dia per certa questa tesi e Berlusconi ancora di più, ma suggerisca al suo rappresentante di ritirarsi per ragioni di opportunità. […]

Questo dovrebbe fare oggi Berlusconi. Se lo facesse, una volta tanto i suoi interessi coinciderebbero con quelli del paese.”