“Erri De Luca insegnava l’ordine con Lotta Continua”: No Tav e anni di piombo

Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA
"Erri De Luca insegnava l’ordine con Lotta Continua": No Tav e anni di piombo

Erri De Luca: alle sue parole, reazioni indignate

Le infelici parole di Erri De Luca hanno provocato reazioni concordi dagli estremi dello schieramento giornalistico.

Ha scritto il Fatto, citando Erri De Luca:

“”Quando si tratta della difesa della propria vita e dei propri figli, qualunque forma di lotta è ammessa, basterà il sabotaggio del cantiere”, spiega Erri De Luca. E aggiunge: “Sino a quando non bisognerà portare il certificato di residenza o il porto d’armi quando si entra in una ferramenta, si possono comprare cesoie, chiodi e compagnia bella. È giusto così, si deve fare…”.

“Infine una dedica sconcertante al procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli: “È un esageratore che evoca pericoli scaduti come il terrorismo. Non so niente delle minacce che gli sono state fatte e non le giustifico. Tra tanti che rischiano la vita, lui è uno ben scortato perché la sua vita sta a cuore a tante persone”.

E il commento del Fatto Quotidiano:

“Questione di ruoli e di memoria: quando De Luca  pensava di insegnare l’ordine con Lotta Continua, Caselli già sapeva che cosa significa combattere il terrorismo e rischiare la vita.”

Ha scritto Libero:

“Dopo il giudizio tranchant su Berlusconi, Erri De Luca non ha alcuna voglia di fermarsi e dà il meglio di sé dopo essere stato su tutte le pagine dei giornali, per aver difeso i manifestanti anti-Tav. “Contro la Tav – ha detto De Luca – ogni violenza è legittima. Quando si tratta della difesa della propria vita e dei propri figli, qualunque forma di lotta è ammessa, contro l’occupazione militare della valle basteranno le cesoie e i sabotaggi. Basteranno.”

“Ne è convinto e poco importa se siano state trovate molotov, cesoie ed altre armi ad alcuni militanti No-Tav:

“Sono solo materiale da ferramenta. Arrestano persone e le condannano per detenzione di armi: sarebbero delle tronchesi, un casco e una parrucca”.

“Caselli?”

“Protetto”.

E ancora:

“È un esageratore” dice e aggiunge: “Non so niente delle minacce che gli sono state fatte e non le giustifico. Ma credo sia ben protetto. Tra tante persone che rischiano la vita lui è uno ben scortato e garantito perché la sua vita sta a cuore a tante persone…”