Giavazzi grillino e renziano. Caro Monti, mai fidarsi dei prof. della Bocconi…

Pubblicato il 25 Marzo 2013 - 20:49| Aggiornato il 11 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Caro Monti, mai fidarsi degli amici professori… soprattutto se vengono dalla Bocconi. Scherzi a parte. Avevamo lasciato l’economista Francesco Giavazzi come una “musa ispiratrice” di Mario Monti, anche se non certo sempre in linea con le sue politiche di austerity, lo ritroviamo mezzo grillino e mezzo renziano a parlare agli studenti di Harvard.

Giavazzi tra le altre cose negli Usa ha detto: Il risultato del voto di due settimane fa? È “il meglio che poteva accadere a questo paese. L’unico modo per rompere l’equilibrio di un paese diviso tra un settore economico produttivo e concorrenziale sui mercati esteri, e un settore largamente inefficiente e prodotto dalle rendite”.

Silvio Berlusconi? “È stato un imprenditore di successo, ma sempre in settori protetti dell’economia. Prima l’edilizia, poi i media e le assicurazioni, mai insomma in concorrenza con l’estero. Non sa cosa vuol dire, per esempio, esportare in Cina”.

“Dopo questo choc, prevedo che tra giugno e ottobre avremo altre elezioni – ha continuato – Così tanti italiani hanno votato Grillo non a causa del’austerity, ma perché non abbiamo mai avuto nella nostra storia un livello così alto e diffuso di corruzione. Lo choc però potrebbe essere molto salutare per il sistema politico: ora la sinistra dovrà cambiare profondamente se non intende fermarsi al 25 per cento”. Come? Secondo Giavazzi promuovendo a leader del Pd “il giovane sindaco di Firenze, Matteo Renzi, completamente al di fuori dalla solita tradizione della sinistra”.