Indulto e amnistia. Nuove carceri nulla, carceri affollate possono servire

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2013 - 15:47 OLTRE 6 MESI FA
Indulto e amnistia. Nuove carceri nulla, carceri affollate possono servire

Indulto e amnistia. Nuove carceri nulla, carceri affollate possono servire

ROMA – Le carceri italiane sono sempre troppo piene e così, ogni tanti anni, si torna a parlare di amnistia e indulto.

Di solito avviene quando ci sono grossi personaggi in grossi guai giudiziari. L’indulto del 2008 seguì la contestuale crisi con la Giustizia di Cesare Previti e Giovanni Consorte, uno per parte, al punto che la sinistra, che dall’opposizione aveva respinto ogni richiesta per cui si era speso persino il Papa Giovanni Paolo II, si precipitò, appena maggioranza, a dire sì e l’indulto venne approvato quasi prima che aprissero le porte del Parlamento.

Questa volta, probabilmente, Berlusconi è a un tale grado di peso che non ha bisogno di contrappeso a sinistra.

Gli effetti dei provvedimenti di clemenza sono di solito temporanei. Anche se  c’è chi dice che solo il 20 per cento di quelli usciti nel 2008 sono rientrati, nei primi due anni, resta il fatto che oggi, a distanza di sette anni, siamo punto e daccapo.

Difficile dire se gli ex carcerati non siano stati recidivi o semplicemente si siano fatti più furbi e siano riusciti a non farsi beccare subito; oppure al contrario se il crimine abbia una inestinguibile forza di attrazione; oppure ancora abbiamo tante e tali leggi che ormai forse una prevede, a nostra insaputa, manette a chi si soffia il naso con troppo rumore e quindi, dai rischi di andare in carcere, prima o poi,  siano esenti solo pochi davvero ultra connessi.

Tutto questo poco importa. Il dato di fatto è che le carceri italiane sono giudicate non solo incivili e inadeguate in assoluto, ma sono anche insufficienti come capacità recettiva.

Ci sono in carcere oltre 60 mila persone, 20 mila in più del massimo possibile.

Di qui la periodica soluzione di svuotarle, mascherata da clemenza.

Nessuno parla mai di costruirne di nuove, secondo criteri moderni e standard di decenza internazionale occidentale. È un piccolo appassionante mistero. Eppure sugli appalti ci sarebbe da lucrare quanto per una metropolitana o un viadotto.

Qualche anno fa, quando Angelino Alfano era ministro della Giustizia, qualcuno si era anche inventato quella di usare le navi ferme nei porti per mancanza di noli o in disarmo.

Sarebbe stato meglio di niente. Niente non proprio, perché le carceri sovraffollate possono sempre fare comodo, come questi giorni insegnano.