Italia, fanalino di coda in tutto… anche per l’export di ‘monnezza’

Pubblicato il 22 Novembre 2012 - 00:09 OLTRE 6 MESI FA
Italia, fanalino di cosa in tutto… anche per l’export di ‘monnezza’

ROMA – Non solo esportiamo malavita e debiti, ora abbiamo il triste primato di esportare ‘monnezza. Non solo la portiamo fuori confine per farla smaltire ma, ovviamente, paghiamo il tutto a prezzo d’oro.

Come ricorda Sergio Rizzo ancora oggi sul Corriere della Sera, siamo “ultimi per crescita economica, occupazione e produttività, ci presentiamo in Europa con un avvilente primato: quello dell’export dei rifiuti. Da anni Napoli e la Campania spediscono la spazzatura ai termovalorizzatori sparsi per il continente. La più recente destinazione conosciuta è l’Olanda, che si offre di bruciarla al modico prezzo di 150 euro la tonnellata. E adesso tocca persino all’immondizia di Roma finire sul mercato. L’azienda municipalizzata del Comune ha indetto una gara europea per lo smaltimento di 1.200 tonnellate al giorno: andranno a chi pretenderà la cifra più bassa per trasformarle in energia elettrica”.

Che povero Paese che siamo… Ci facciamo ridere dietro. Non potremmo sfruttarla noi questa ‘monnezza’ di troppo per produrre energia? Perché non ce la facciamo mai da soli, senza chiedere aiuto ai vicini più efficienti?

Come ricorda sempre Sergio Rizzo “Nessun altro Paese d’Europa ha una situazione come la nostra. In Germania finisce sotto terra meno del 3 per cento dei rifiuti urbani. In Italia oltre il 50 per cento, e poco importa che entro il 2020 le discariche (come pure gli inceneritori) dovranno essere bandite. Il territorio nazionale ne è disseminato, con devastazioni ambientali inimmaginabili e rischi gravissimi per la salute. Secondo i magistrati siciliani la discarica di Bellolampo, in cui per anni è stata sversata la spazzatura di Palermo, avrebbe inquinato le falde acquifere nei pressi della quinta città italiana nella più completa indifferenza degli amministratori”.