Legge elettorale, “col mattarellum staremmo messi anche peggio”

Pubblicato il 9 Aprile 2013 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Legge elettorale, in tanti chiedono il ritorno al mattarellum. Ma, secondo l’Istituto di studi politici Vilfredo Pareto di Bruno Poggi, citato da Italia Oggi, con il mattarellum staremmo messi anche peggio.

Scrive Italia Oggi:

Con il mattarellum ai fini della formazione di un governo l’Italia si troverebbe in condizioni ancora peggiori che con il porcellum. E dimostrarlo è semplice. L’ha fatto l’Istituto di studi politici Vilfredo Pareto di Bruno Poggi. Certo, non ci sarebbero state le liste bloccate e forse si sarebbe realizzato un maggiore legame tra eletto ed elettore. Ma senza l’esagerato premio di maggioranza che il porcellum assegna alla camera, non solo non ci sarebbe una maggioranza al senato, ma non ci sarebbe alcuna possibilità di votare la fiducia ad un governo nemmeno a Montecitorio. Con un quadro politico tripolare (più la Lista civica di Mario Monti intorno al 10%) il mattarellum, con il quale si è votato nel ’94, ’96 e 2001, sarebbe altrettanto impazzito.

I Numeri. Oggi, alla camera, con il mattarellum Pd-Sel avrebbero 261 deputati, Pdl-Lega 233, M5S 120, Monti 15 e per raggiungere quota 630 deputati resta un solo seggio da assegnare ad una delle liste minori. E non si favoleggi sul mattarellum a doppio turno perché sempre secondo lo studio dell’Istituto Vilfredo Pareto a Montecitorio la situazione tripolare (anzi quasi quadripolare) sarebbe rappresentata con ancora maggiore precisione: la coalizione del Pd avrebbe 226 deputati, quella del Pdl 195, M5S 193 e 15 Monti.