Scontri a Tripoli, aeroporto bloccato: dov’è la democrazia “esportata”?

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA

Muhammar Gheddafi (Foto LaPresse)

ROMA – Quando Muammar Gheddafi è morto, le truppe occidentali hanno iniziato a ritirarsi, non avevano detto che la Libia era stata “liberata”? Che il suo futuro sarebbe stato di “democrazia” perché ad esportarla erano stati i democratici Paesi occidentali? Beh, la situazione non sembra così tranquilla come ce l’avevano venduta, visto che lunedì 4 giugno l’aeroporto di Tripoli  è stato per ore teatro di scontri tra milizie ribelli rivali.

Una brigata armata di miliziani, i Tarhuna, intorno alle 13,30 ora italiana, ha circondato l’aeroporto della capitale libica costringendo le autorità a cancellare i voli e i passeggeri a scendere dagli aerei. Alcuni spari sono stati esplosi e un impiegato dell’aeroporto è rimasto lievemente ferito. I voli, tra cui anche uno dell’Alitalia, sono stati spostati presso l’aeroporto militare della capitale. I passeggeri sono entrati ovviamente nel panico…

E’ questo il Paese “tranquillo” e “democratico” che si è ottenuto grazie alla guerra voluta da Sarkozy e messa in atto dagli occidentali “esportatori di democrazia”? Veramente la situazione è cambiata ed è migliore dell’era Gheddafi? Oppure si è trattato solo dell’ennesima guerra inutile, che ha causato solo molto sangue e ulteriore sconvolgimento politico e sociale?