Linus, naso rotto, non ammette che lo sport fa male, ma salva i conti del Gruppo

di Sergio Carli
Pubblicato il 4 Novembre 2018 - 13:48| Aggiornato il 5 Novembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Linus col volto tumefatto

Linus col volto tumefatto

ROMA – Linus, il mitico padre padrone di Radio DJ o Radio deejay che dir si voglia, ha scoperto, a 61 anni di età, che lo sport fa male. Facendo sport si è rotto il naso, sfregiato la faccia. Ne ha fatto partecipe la legione dei suoi fan, con foto e autocommiserazione. Non è arrivato in fondo all’autodafé, a riconoscere che lo sport fa male, specie passati i 60, parola di sedentario.

È un verità sacrosanta. Sono rari gli sportivi professionali che in età matura presentino condizioni fisiche ottimali. Almeno due miei amici, sportivi fanatici, marciatori feroci, si sono dovuti rifare le anche, consumate dall’eccesso di pratica.

Ora è toccato a Linus, the hard way. Correndo, è inciampato nella radice di un albero e ha battuto il naso. Questo è successo a Milano. Vivesse a Lisbona, con le strade del centro trappole quasi mortali per tutti quegli avvallamenti e quei sampietrini piccoli piccoli di marmo scivolosissimo, avrebbe già rinunciato.

Linus è nato a Radio DJ negli anni ’80, all’epoca imperava Claudio Cecchetto, genio e sregolatezza. Linus è l’opposto del suo mentore: casa e famiglia, non ha l’autista, non ha avuto grande successo fuori del recinto. È un uomo leale, fedele come ce ne sono pochi, con qualità umane rare. Onesto di una onestà rara. Se dai conti della radio sparisse un milione in un anno, sarebbe una briciola. Ma lo scrupolo caparbio dell’onestà di Linus non lo consentirebbe. Radio Dj è la sua vita, non pensa a far carriera qua o là, questo è il suo mestiere, questo il suo successo [Magari, mentre scrivo questa elegia, Linus sta firmando con un nuovo editore, perché i suoi vecchi datori di lavoro lo hanno sfracellato, ma non crederei nemmeno alla evidenza]. La sua forza e il suo limite è il focus nel suo lavoro. Se ti svegli pensando al tuo lavoro e vai a dormire pensando al tuo lavoro, non ti faranno fare la Prova del cuoco o Ballando, ma i risultati per la tua azienda si vedono.

A un certo momento Cecchetto, Kronos versione radio private, voleva divorarlo. Fu scelta saggia per il Gruppo Espresso che da Cecchetto nel frattempo aveva rilevato la radio, puntare su Linus. È passato un quarto di secolo da quando Linus diventò direttore artistico della radio, il Gruppo ora Gedi ci ha sempre messo poco becco, limitandosi a far capire ai ragazzi della radio che Berlusconi non era dio e una posizione più centrista sarebbe stata salutare. Nel primo semestre del 2018 la radio, in pratica Radio DJ, ha contribuito a quasi la metà del margine operativo lordo consolidato.

Pensate: una radio che ha fatturato in sei mesi un decimo del totale del Gruppo, ha prodotto utile per la metà. Forse dovrebbero finalmente regalare a Linus quella Ferrari che gli fu promessa anni fa se avesse conseguito un qualche fantastico risultato. 

Intorno a Radio DJ è crollato tutto, Radio Dj è (quasi) in cima agli ascolti, coerente con se stessa eppure sempre nuova.

Le stesse ragazzine che 30 anni fa lo seguivano estasiate e adoranti, oggi sono mamme quarantenni che ancora lo ascoltano estasiate e adoranti e avviano i loro figli al culto di Linus. Così Linus, fedele al rapporto ultradecennale stabilito con i suoi fan via internet, si è affidato a Instagram nella mattina di sabato 27 ottobre 2018 per comunicare con ironia la disavventura avvenuta la sera precedente:

“Caduto. In bici? No, a piedi. Come un cretino. Tre punti e naso rotto. Stamattina ho gli occhi neri e gonfi che sembro Rocky Balboa.

“Niente di grave, ringrazio l’umanità, dai passanti che mi hanno soccorso agli infermieri”

Tornato in tv, con in volto i segni della brutta caduta ha raccontato, in diretta a Deejay chiama italia, cosa è accaduto: “Stavo correndo e sono inciampato su una radice”. “…e capisci che ti è andata bene”. 
“Divertente andare in onda con gli occhi pesti e il naso da clown”.

Replica un fan: “Solo i grandi uomini cadono e si rialzano più forti di prima”